lunedì 26 dicembre 2016

Best songs 2016: le migliori 20 canzoni del 2016- seconda parte

Seconda parte: arriviamo alle magnifiche 10:

Numero 10: Sarah Packiam- Lonely Lady
Sarah è tanto sconosciuta quanto brava: questa è più o meno l'unica canzone che ha fatto uscire quest'anno ed è, più o meno, un capolavoro

Numero 9 Sarah Jarosz- Lost Dog
Sarah è la migliore cantautrice folk attuale. e questo Lost Dog, tanto minimalista quanto magnifico, ne è una prova lampante

Numero 8: Katie Melua -If you are so beautiful
Canzone natalizia presa dalla tradizione dell'Est europa, da ascoltare ad occhi chiusi e lasciarsi trasportare in paesaggi da incanto


Numero 7: Katy Perry -Rise
Con questo brano, intenso e solenne, Katy Perry dimostra di essere ben di più della ennesima "reginetta del Pop". La storia mi darà ragione


Numero 6 Alicia Keys- Halleluja 
Alicia Keys ha fatto un disco bellissimo, molti pezzi sono rimarchevoli, quello che mi pare migliore è questo, ed evitiamo pure stucchevoli paragoni 
 

Numero 5 Pretty Reckless- Already Dead
Altro pezzo dei Pretty Recless, non è colpa mia se è un gran disco, e questo pezzo trasuda blues da tutti i pori

Numero 4: Green Day : Troubled times
Perfetto esempio di Punk-pop dai Green Day, orecchiabile, aggressivo, veloce, irresistibile.

Numero 3: Sum41-
Un brano complesso che dimostra la ormai assoluta completezza artistica dei Sum41, con le sue alternanze musicali e cambi di ritmo devastanti
Numero 2 Rihanna- Love on the Brain
Questo pezzo è una meraviglia soul, un brano da altri tempi.
 Punto e a capo.

Numero 1: David Bowie- Lazarus
Confesso che l'ultimo disco di Bowie non riesce ad entusiasmarmi.
Però questo Lazarus è una gemma, oscura e crepuscolare, e mi pareva giusto metterla al primo posto, come omaggio ad un grande che ci mancherà


domenica 25 dicembre 2016

Best 2016 songs- le migliori del 2016- Prima parte

Fine anno ed impazzano le classifiche più o meno sensate sul migliore disco, la migliore canzone, il miglior panettone ed il miglior tacchino al forno. It's only rock'nroll non può mancare all'appello e quindi vado di soggettivissima classifica: se non vi piace siete dei sarchiaponi!

Numero 20  Rag'n'Bone; Human
Non mi piace tantissimo, però è sicuramente la sorpresa dell'anno: Un bianco che canta come un nero! Non ditelo a Donald Trump, potrebbe non gradire !


Numero 19: Carlos Vives Ft Shakira: La Bicicleta

UN video ed una canzone estiva, leggera ed irresistibile: vamos a Bailar!!


Numero 18:  Rolling Stones: Ride on 'em down
I Rolling dimostrano che, nonosta gli "anta" siano  stati raggiunti e superati da un pezzo sanno ancora fare blues come pochi altri!


 

Numero17 :The Last Shadow Puppets-Is this what you wanted
Un singolo inaspettato da una band inaspettata: pop, di classe e retrò quel tanto che basta.






Numero16 ; The Pretty Reckless- Living in the storm
The Pretty Reckless sono maturati, lo dimostrano con questo pezzo di grande spessore e rock



Numero 15: Iggy Pop- Paraguay
Il vecchio Iggy ogni tanto qualche zampata la mette a segno ancora, come in questo Paraguay che ricorda le cose migliori (ovvero quasi tutte) di Brick by Brick ed American Cesar

Numero 14: Green Day -Bang Bang
Un pezzo che spacca di bestia : punto e basta.   

Numero 13: Tonight Alive- How does it feel?
Forse l'ultimo loro lavoro non è riuscito del tutto, ma questo pezzo è una vera bomba pronta ad esplodere !


Numero 12 : Diane Birch  - Kngs of Queen
Cantautrice molto brava e sottovalutata lavora lontanta dai riflettori, poi tira fuori perle come questa.
 

Numero 11- Sum41 - Breaking the chain
Ho già detto che il loro ultimo disco è ottimo? bene allora lo ridico, il loro ultimo disco è fottutamente ottimo !
 

martedì 20 dicembre 2016

Katie Melua: In Winter -recensione

Settimo disco in Studio per la dolce Katie Melua, cantante di origini giorgiane trapiantata (con successo) in Gran Bretagna, prima a Belfast, dove suo padre, apprezzato chirurgo, si trasferì per esercitare la sua professione, poi a Londra, dove capì che il suo futuro non sarebbe stata di Dottoressa, ma di cantante e musicista.
Tutto sommato meglio così, anche se penso che mi sarei fatto curare volentieri da Katie...
Ma torniamo a questo disco, dove Katie  riscopre le sue origini, non solo georgiane, ma direi est-europee.
Il disco si intitola Winter, ovvero inverno, e di fatto è un disco, se non proprio natalizio, diciamo invernale, adattissimo alle lunghe serate fredde e nebbiose, magari anche nevose.
Nel disco sono presenti diversi brani presi dalle tradizione folk orientale: l'iniziale Schhedryk (The Little swallow), dalla tradizione Ucraina, Leganelul lei lisus (The cradle) dalla tradizione della Romania, Tu ase Turpa Ikavi (you're so beautiful) dalla tradizione della Georgia e il vero e proprio canto di Natale Nunc Dimittis un canto della Chiesa Ortodossa Russa. A dare man forte a Katie è il Gori's Women Choir, gruppo corale di Gori.
IL resto del disco mantiene le caratteristiche di suadente dolcezza e serena malinconia che ben si adattano ai tempi invernali e natalizi. tra le altre  canzoni spiccano River, cover di Joni Mitchell, la evocativa Plane song e Perfect world, dovute invece queste alla penna di Katie,fino alla chiusura con Holy Night, che chiude perfettamente questo viaggio fra le tradizioni natalizie approdando finalmente in terra inglese (anche se l'originale è francese)
Un disco che forse qualcuno troverà noioso, io invece trovo assolutamente affascinante, adattissimo alle lunghe serate invernali, da sentire mentre si mangia, o ci si rilassa sul divano, magari vicino ad un caminetto accarezzando il gatto e guardando fuori dalla finestra la neve cadere...



giovedì 15 dicembre 2016

pretty reckless- recensione di who you selling for

Terzo disco per i pretty reckless guidati dalla bella Taylor Mommsen, questo WYSF si presenta come un disco in cui la band è chiamata ad un salto di qualità, dopo il buon esordio di Light me Up e l'eccellente seguito di Going to hell.
Il disco si apre con un breve interludio intitolato the walls are closing in che che poi esplode nel suceessivo Hangman, dalle atmosfere dark, un ottimo inizio a cui fa seguito Oh My God, un pezzo abbastanza sulla linea dei precedenti dischi, . Il  successivo Take me down lascia un giudizio ambivalente: da un lato la canzone è gradevole ed orecchiabile, dall'altro rende omaggio fin troppo esplicito a Simpathy with the Devil. .
Anche il successivo  Prisoner ricorda forse un po' troppo gli Ac/Dc e, a differenza del precedente ,non procura particolare piacere, risultando alquanto pesante e monotono, Con Wild city però il disco si risolleva. BAck to the river, è una  ballata dai toni nono troppo velatamente country.  E così si arriva alla eccellente Who you selling for ma non è finita qui perché ,si prosegue con un trittico altrettanto bello ed emozionante: Bedroom Window, Living in the storm e Already Dead sono tre pezzi diversi ma ugualmente favolosi, con atmosfere che spaziano dal folk, di Bedroom window, al rock duro e roccioso di Living in the storm, secondo me il brano più bello dell'album, assolutamente travolgente, all'imprevedibile  blues di Already dead,
Dopo The Devil's Back che è pure di ottimo livello, il finale è affidato  a Mad Love, un pezzo di rock funky che non convince appieno.
In definitiva I Pretty reckless confermano le loro doti positive, una cantante dalla voce adatta al genere e convincente, un gruppo di buoni musicisti e buone intuizioni, la capacità di affrontare vari generi senza discostarsi troppo dalle proprie caratteristiche,  però alle volte risultano poco originali e monotoni. Nell'insieme però il disco, pur non perfetto, risulta ampiamente soddisfacente, molte canzoni ed alcuni momenti in particolare sono notevoli, insomma alla fine i difetti sono "questione di lana caprina" ed i pregi sono di gran lunga superiore.
Forse non è ancora il capolavoro atteso, ma ci si avvicina parecchio


lunedì 31 ottobre 2016

Green Day - Revolution Radio. recensione


Dopo le faticate dell’ultima trilogia i Green Day tornano con un disco carico ancora di energia e creatività. E’ incredibile come questo gruppo sappia ancora, dopo tanti anni, creare canzoni sempre nuove e interessanti, pur senza staccarsi o tradire la originaria impostazione.
Il disco si apre con Somewhere New, un pezzo rock abbastanza pacato, per poi esplodere nel puro punk rock di Bang Bang, che però contiene un bridge imprevedibile. Quasi altrettanto tirato è Revolutino Radio, destinato a diventare uno dei loro anthem futuri, Say Goodbye è ugualmente riuscito, mentre Outlaws è nuovamente un brano più pacato, un po’ nella linea di 24 guns, ma con atmosfere quasi oniriche che poi esplodono in un ritornello potente e lirico.
Bouncing on the walls ci riporta un po ‘ Green day di Holyday.
Still breathing è un altro pezzo bellissimo, giocato anch’esso sull’alternarsi di fasi calme ed altre più potenti, mentre Young Blood è un pezzo che richiama un po’ il rock’n roll anni 50/60.
Too Dumb to die è un altro pezzo punk-pop con un convincente riff.
A questo punto arrivano le 2 canzoni secondo me più belle del disco. Troubled Times, con un inizio in sordina che poi esplode in un potentissimo hookForever New è un pezzo che riporta ai Green Day di Jesus of Suburbia, essendo un brano composto di 3 parti diverse.Ordinary World è un brano acustico che chiude il disco in modo degno.
Ancora una volta i Green day fanno centro, riuscendo a proporre una musica sempre all’altezza, rispetto ai dischi precedenti hanno operato una maggiore elezione dei brani, offrendo all'ascoltatore solo i brani migliori, e il risultato è evidentemente migliore. 
Considerazione finale: in un mondo che sembra cadere a pezzi, i Green Day  rappresentano per quanto mi riguarda un punto fermo, un'oasi di salvezza in cui rifugiarsi nei momenti no, o per celebrare i momenti sì

martedì 25 ottobre 2016

Lou Reed Live Olympia 1973



Ed ecco a voi una performance di Lou Reed nel suo periodo più folle e creativo...tanto per avere un'idea...

venerdì 21 ottobre 2016

SUM41- 13 voices- recensione


Ed ecco il nuovo disco della band canadese capitanata da Derrick Whibley. Un tempo i SUM41 non mi piacevano troppo , li trovavo troppo ripetitivi e cantilenanti. Pur non avendo perso del  tutto queste caratteristiche, mi sento di poter dire che da Scream Bloody Murder (ottimo disco) in poi mi hanno piacevolmente sorpreso. Il disco non si discosta di molto dalla impostazione del precedente, proponendo uno stile musicale che viene definito pop-punk, ma che in realtà, pur avendo in comune con tale stile la velocità e la orecchiabilità. Se ne discosta abbastanza chiaramente per un livello di perizia tecnica decisamente più alta rispetto a gruppo come Blink182 ed affini, ed in alcuni pezzi le influenze metal sono abbastanza evidenti. Per entrare più nel dettaglio del disco mi pezzi che trovo più riusciti sono la veloce Goodamn I’m dead again, la più pacata Breakin the chain, la title track13 voices, che si caratterizza per un inizio lento e possente e poi si trasforma in un girone dell’inferno dantesco ed infine Twitted by design, che conclude degnamente il cd, con il suo alternarsi di momenti  calmi con altri lirici e possenti al tempo.  Se devo ravvisare un unico difetto di questo lavoro  è quello di durare troppo poco; 10 pezzi per meno di 38 minuti sono abbastanza una miseria nell’epoca dei CD che contengono 80 minuti. Però, come dice il detto: il vino buono sta nella botte piccola, ed il vino dei Sum41 è indubbiamente di ottima qualità


mercoledì 5 ottobre 2016

Sarah Packiam : Unplugged Album and video

La bravissima Sarah Packiam ha regalato ai suoi fans un EP di canzoni live eseguite rigorosamente in Unplugged, un modo etico, ecologico e sostenibile di fare musica (scherzo ovviamente)
Peccato che il disco non sia praticamente reperibile in formato non digitale, non ci sia un DVD, insomma quando uno non è famoso diventa un casino riuscire ad ascoltarlo o vederlo come si deve.
Al disco partecipa metà band di Shakira, oltre al solito Tim Mitchell, che ha già collaborato spesso con la cantautrice irlandese trapiantata a Miami, anche il tastierista Menendez ed Olgui Chirino, ma ci sono altri collaboratori come George Noriega
In attesa che Shakira se la porti dietro come Opening Act dei suoi concerti, non ci resta che ascoltarla




mercoledì 17 agosto 2016

Recensione di Undercurrent di Sarah Jarosz

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Undercurrent è il quarto disco della giovane cantautrice e polistrumentista Sarah Jarosz.
Il disco prosegue sulla falsariga dei precedenti, aggiungendo qui e là qualche piccola innovazione che rende il tutto più interessante. Il disco si apre con Early Morning lights, tipica ballata con un semplicissimo quanto efficace arpeggio di chitarra. Il successivo Green Lights ha atmosfere sognanti.
Più coinvolgente il successivo House of Mercy, caratterizzato da atmosfere maggiormente drammatiche, a mio modo di vedere uno dei pezzi migliori del disco. Everything to hide è anch’esso un classico pezzo di folk music con note lievi che la voce di Sarah accarezza timidamente, mentre Back of My Mind disegna atmosfere quasi fiabesche . Comin’ Undone è invece un pezzo quasi blues, con le note di un organo che si introducono sullo sfondo del brano aggiungendo qualcosa di inedito alla musica di Sarah, anche questo un pezzo molto riuscito.
Take Another Turn e Take me back non aggiungono molto agli altri pezzi, pur essendo sempre pezzi molto gradevoli. Rimarchevole Lost Dog, forse il pezzo più bello del disco.
Still Life e Jacqueline concludono degnamente un disco bellissimo, il migliore di Sarah fino ad oggi, disco che mi permetto di consigliare caldamente a chi ama il genere folk-country e a chiunque ami la buona musica.

martedì 16 agosto 2016

Green Day - Bang Bang (Official Lyric Video)



E così il 12 agosto è uscito il chiacchierato nuovo singolo dei Green Day, intitolato Bang Bang, come una vecchia canzone degli anni sessanta, cantata anche da une giovanissima Cher e poi tradotto in italiano dalla Equipe 84. IN realtà il brano dei Green Day non ha nulla a che vedere con quella vecchia (e bella) canzone, ma è un pezzo in pieno stiel Green Day, diremmo i Green Day "old School" avendo somiglianze evidenti con i brani di Nimrod o Dookie. Insomma Spakka di bestia e va ascoltato a palla.

Certo che tra Sum41, green Day e Blink 182 sembra di essere tornati all'inizio degli anni 2000....magari....

sabato 6 agosto 2016

Katy Perry - Rise



Rischio di esser ripetitivo ma francamente non me ne frega niente, visto che tutto il mondo dei mass-media non fa altro che ripetere le stesse fregnacce.

Mi ripeto quindi e posto ancora Rise di Katy Perry. In effetti, contrariamente a quello che avevo scritto, questo pezzo non è l'inno ufficiale delle Olimpiadi,  ma il primo singolo del nuovo disco che uscirà a breve di Katy Perry. E questo è il video ufficiale, non il precedente che era semplicemente un video fatto dalla rete americana NBC.

Quindi video ufficiale e primo singolo per Katy Perry.

E che video e che singolo. Più l'ascolto e guardo più lo trovo magnifico.

E Katy Perry conferma di essere, non la regina del pop, qualifica demenziale che non vuole dire nulla, ma una delle cantanti più rilevanti di questa decade

domenica 17 luglio 2016

Katy Perry - Rise (NBC Olympics video)


Stamattina vengo a sapere che è uscito un nuovo singolo (e quindi presumo che sia uscito anche un video ) di Katy Perry, ormai regina incontrastata del Pop made in USA. Vado su Youtube, magari aspettandomi un brano abbastanza scontato e di facile presa. Surprise!
Difatti mi trovo di fronte ad un brano serio, solenne, raffinato e potente al tempo, persino commovente. IL brano si chiama Rise e, se non ho capito male, fungerà da sigla televisiva delle trasmissioni olimpiche della Tv NBC. Meritava magari qualcosa di più, ma sono sicuro che durerà molto di più delle Olimpiadi.

giovedì 14 luglio 2016

Rihanna - Sledgehammer (From The Motion Picture "Star Trek Beyond")



Rihanna non sta ferma un secondo, dopo i duetti, i video "una tantum", L'album, altri video tratti dall'album, il featuring con Calvin Harris (la cosa meno interessante di gran lunga, IMHO) ed il tour promozionale (ancora in corso e che ha fatto tappa proprio ieri anche a Milano) eccola nella colonna sonora dell'ultimo Star Trek

Canzone solenne ed intrigante, video molto bello (si vede che c'hanno buttato dentro i dollari avanzati dal set, che non devono essere stati pochissimi....

martedì 12 luglio 2016

Sum 41 - Fake My Own Death (Official Music Video)

IL gruppo Punk-pop dei SUM41 tornano dopo l'eccellente Screaming Bloody Murder con un brano un po' più vicino alle loro sonorità ipiù tipiche.

Niente di eccezionale ma comunque un pezzo che ti fa schizzare in aria e dimenticare per 3 fottuti minuti la merda che ci circonda. Non so perché sto scrivendo in questo modo, forse è l'effetto Sum41...

Video decisamente delirante, e forse ancheun po' di cattivo gusto. MI piace .....

martedì 28 giugno 2016

La violenza contro la musica : il caso di Christina Grimmie


Qualche giorno fa si è consumata l'ennesima brutale tragedia causata dalla vendita faciel delle armi in USA: un presunto "fan ha ammazzato una giovanissima cantante, Christina Grimmie, una delle partecipanti al popolare show "the Voice".
Voglio essere chiaro , di questo omicidio non è responsabile solo l'esecutore materiale, ma tutto il sistema giudiziario e politico degli USA, un paese che pretende di insegnare agli altri la democrazia ma dovrebbe, molto probabilmente, impararla dagli altri.
Un omicidio che colpisce ancora una volta, dopo i fatti di Parigi del novembre 2015, la musica, i suoi fan, ed i suoi protagonisti.
L'odio e la violenza sono contro la musica perché la musica è un messaggio di unione e pace che travalica i paesi, i continenti, le classi sociali, le divisioni di genere. Per questo i fanatici di tutti i tipi (ripeto di tutti i tipi) la odiano.
Ricordiamo Christina e  il suo sogno spezzato con la sua voce, il suo talento, la sua govinezza.

giovedì 9 giugno 2016

Recensioni: Joe Jackson - Fast forward

Quest'uomo è come il vino buono, invecchiando migliora..
Questo è quello che mi viene in mente a proposito dell'inossidabile Joe Jackson, dopo aver ascoltato il suo ultimo disco, da me colpevolmente comprato diversi mesi dopo l'uscita. L'ascolto mi ha comunque ricompensato del ritardo. Il disco è registrato in 4 città diverse, e propone la bellezza di 16 pezzi, che sono un po' il riassunto di tutto quello che ha fatto Joe in quasi 40 anni di carriera, si spazia quindi dal punk-new wave di See no evil (cover dei Television) al rock al jazz, all'easy listenining, al pop raffinato (a Little Smile). In alcuni momenti il disco ricorda molto Night and Day, ma rispetto a quello risulta più completo e complesso.
I pezzi migliori, a mio avviso sono Fast Forward, See No evil, A little Smile, Far Away, If I could see your face, So you say, Junkie Diva, ma ce ne sono talmente tanti che ognuno può trovare sfumature in questo o quello di assoluto interesse. Anche i testi sono molto belli, intelligenti e ironici ma anche drammatici e dedicati a temi d'attualità, come If I could See your face, che affronta in modo non ipocrita il problema del confronto fra culture diverse,  Fast Forward, il pezzo di apertura, è in ogni caso quello che dà il senso al disco intero, un ritratto ferocemente ironico ma non disperato dei tempi in cui viviamo, "se è il migliore dei tempi od il peggiore, c'è qualche differenza di opinione là fuori..." ed il consiglio di Joe sembra quello di usare il tasto del fast forward, insomma di passare in modo rapido ad un altro tempo.
Alla fine basta solo un piccolo sorriso, per andare avanti, " Con solo un piccolo sorriso, rimetteremo tutto a posto....un piccolo sorriso è meglio di un vaso d'oro, non puoi chiedere niente di meglio,,,"
Insomma veramente un bel disco per cui, una volta tanto, si può scomodare l'abusato termine "capolavoro" e che forse è addirittura il miglior disco di Joe.
Imperdibile....

martedì 7 giugno 2016

Recensioni: Rihanna- Anti

Confesso che non sono mai stato un grande fan di Rihanna. Ho sempre pensato che fosse più bella che brava, anche se qualche pezzo mi piaceva. Poi ho iniziato a cambiare opinione con Apologetic, che, seppur discontinuo, offriva qualcosa di diverso, con alcune punte di assoluto spessore (diamonds, Stay). Questo Anti mi ha quindi sorpreso in modo decisamente favorevole, anche se alcune cose le trovo inutili e non riuscite.
Trovo belle le prime canzoni, questo alternarsi fra atmosfere reggae/dub che ricordano quasi il rock steady anni 60, che lei sa interpretare molto bene, e pezzi quasi soul. la parte centrale del disco cede però visibilmente, pezzi come Woo e needed  me sono decisamente ripetitivi ed inutili. Per fortuna da Some Old Mistakes in poi il disco risale decisamente, fino ad arrivare a quella perla assoluta che è Love on the brain, in cui Rihanna dimostra di essere una cantante coi fiocchi, interpretando in modo perfetto un brano difficile e sentito. Insomma, un disco non perfetto, ma veramente un notevole passo in avanti.
Brava Rihanna!
Voto 8


venerdì 3 giugno 2016

Recensioni: Tonight Alive - Limitless

Ho sempre apprezzato il sound dei Tonight Alive, energetico ma tutt'altro che grossolano. I singoli estratti e  le anticipazioni fatte uscire prima della pubblicazione  del cd facevano presagire un cambio di rotta verso una musica decisamente più "pop" e "commerciale".
Per questa ragione mi ero avvicinato a questo disco con un certo timore. 
E' successo spesso che, gruppi che erano partiti con il piede giusto, dopo i primi dischi si siano arenati sul piano creativo, spesso facendo scelte dettate in maggior misura da esigenze di carattere economico che non artistico. Fa parte del gioco ed è ipocrita scandalizzarsi, quanto è inutile negarlo.
Temevo quindi che, anche per i Tonight Alive fosse arrivato il momento di pagare dazio al Mercato, idolo a cui tutti devono, presto o tardi, inginocchiarsi
Invece l'ascolto per intero del disco mi ha rassicurato: la prima parte del disco è infatti più pop, ma si ascolta con piacere. To be free è un potente inno electro.rock, Human INteraction sale mano mano facendosi interessante, Drive è un pezzo di puro pop, intrattenente ed orecchiabile. Dopo How does it Feel, pezzo di rara potenza ma anche tecnicamente molto valido, si ritorna in atmosfere più consone a quelle dei dischi precedenti, in particolare a The Other Side, le atmosfere si fanno più rock, sebben ci sia spazio ancora per pezzi più calmi, Così se I Defy e Everywhere sono in puro stile Tonight Alivve, Waves e Power of one sono più calme, e l' acustico di We are è il giusto coronamento del percorso.
I testi sono molto spirituali, forse un po' troppo per i meiei gusti, e tendo anche qui a preferire la rabbia genuina che traspare da pezzi come How does it feel, ma questa è un'opinione molto personale
In definitiva è un disco valido, più vario degli altri due, e pur non essendo a mio modo di vedere bello come The Other Side, ne rappresenta il completamento necessario. resta da capire quale la direzione che i 5 ragazzi australiani vorranno intraprendere nel futuro. Ma per il momento possiamo goderci questo Cd
Voto 8,5
 

giovedì 2 giugno 2016

The Runaways

The Runaways sono state uno dei primi gruppi rock all girls. Formate nel 1975 dal manager Kim Fowley radunando alcune volenterose ed inesperte aspiranti musiciste con l'ambizione di essere la risposta femminile al nascente astro dei Ramones, ebbero una vita breve e travagliata, tuttavia lasciarono un seme profondo, aprendo la strada ad altri gruppi femminili, e permettendo a due di loro, Joan Jett e Lita Ford, di arrivare al successo in successive carriere soliste.
Il gruppo  fu messo assieme sostanzialmente da Fowley, che più tardi fu accusato da alcune delle componenti di molestie sessuale, radunando varie aspiranti musiciste e selezionandole.
La formazione che incise i primi due dischi era formata da Cherie Curry alla voce, Joan Jett alla chitarra rimtica, Lita Ford alla chitarra solista, Sandie West alla batteria e jackie Fox (in realtà Fuchs) al basso.
Il grupp incise due album The runaways, nel 1976 e e Queens of Noise l'anno seguente,  entrambi con scarso successo in patria (#194 e #172 tra gli album in Usa, meglio in Svezia dove entrarono nella top40) tuttavia ebbero successo in Giappone, dove Cherry Bombs arrivò addirittura all numero 1, ma dopo una trionfale e folle tourneé nel paese del sol levante, la band incominciò ad andare in crisi, con l'uscita di Cherie Curry, dovuta al ruolo sempre più invadente di Fowley (accusato di recente di stupro nei confronti della bassista Jackie Fox) ma forse anche per gelosie e rivalità all'interno del gruppo. Nel 1977 la band fece uscire un terzo disco,  Waiting for tonight questa volta con Joan Jett alla voce, ma questo andò anche peggio dei precedenti. La band cambiò management e casa discografica, ma ormai vi erano dissidi interni evidenti, in particolare fra le due chitarriste e leader, Joan Jett e Lita Ford, la prima indirizzata verso una musica punk-pop, e la'ltra verso orizzonti più metal/hard rock. In particolare Joan Jett propose un vecchio pezzo degli anni 70, "I Love rock'n roll" ma fu rifiutato dalle compagne. PIù tardi, nel 1982, proprio I love Rock'n roll portò Joan Jett in testa alle classifiche americane ed inglesi.
La storia della band all girl è raccontata nel film The Runaways, uscito qualche anno fa,con Kirsten Stewart nella parte di Joan Jett ed Dakota Fanning in quella di Cherie Curry, a dimostrazione della grande influenza che questa band, sottovalutata quando era attiva, ha poi avuto in seguito.
Ricordiamo che diverse cantanti hanno omaggiato le runaways e Joan Jett, in particolare Avril Lavigne, che ha inciso ed alle volte suonato live Bad reputation, Miley Cyrus e persino Britney Spears, che ha prodotto una discutibile versione di I Love rock'n roll, oltre ovviamente a molte band e musicisti più specificatamente rock.


sabato 5 marzo 2016

David Bowie - Lazarus



Riporto l'attenzione su David Bowie, e sul suo ultimo lavoro  Blackstar.
Quando muore un artista, si sa, si tende a vedere solo il bicchiere pieno, è tutto perfetto ciò che ha fatto ed il suo ultimo lavoro il capolavoro assoluto. Però diamo a David Bowie quel che è di Bowie: arrivare consapevolmente sul punto finale della propria esistenza e sfornare un lavoro coraggioso e di qualità come Blackstar noo è cosa comune. Questo Lazarus è un pezzo dolente e bellissimo, corredato da u video altrettanto intenso.
Ci sono persone che sanno come accomiatarsi, e Bowie è (stato) uno di queste.

giovedì 25 febbraio 2016

PVRIS - Smoke (Official Music Video)


I PVRIS sono un gruppo dell ascena alternativa, la loro musica è un rock piuttosto raffinato intriso di visionarietà. lirismo e con un tocco di elettronica. Interessante il loro ultimo singolo Smoke che qui propongo

sabato 6 febbraio 2016

Recensione del concerto dei Tonight Alive a MIlano Fabrique

E come al solito sono qui a fare una breve e circoncisa recensione del concerto dei Tonight Alive tenutosi la sera del 5 dicembre a MIlano presso il Fabrique.
Dopo essermi preparato al concerto portandomi dietro la videocamera argutamente nascosta in un marsupio mimetizzato dentro al cappottone (genialata che non mi servirà a molto come vedremo successivamente) me ne parto con la mia potente Citroen C3 verso il locale dove si terrà il concerto ovvero il Fabrique di via Fantoli. Vi ero già stato in occasione del concerto degli Halestorm a marzo, curiosamente avevo visto in precedenza gli halestom ai magazzini generali, ed anche i TA li aveo visti ai magazzini generali. Anyway arrivo abbastanz acomodamente al luogo,(via tangenziale 15 minuti circa)  trovo anche il parcheggio ad una sessantina di metri dal Fabrique. I cancelli sono già aperti e non c'è la ressa che magari pensavo. Dentro un centinaio scarso di persone già assiepate sotto al palco. Sono deluso dalle poche persone anche se considero che per una volta il concerto me lo posso vedere bene. Mi siedo ed aspetto. UN gruppetto suona come d'abitudine prima del main act e non sono nemmeno male, una sorta di alternative rock tinto di hard e psichedelia.
Alle 21.15 salgono sul palco i Tonight Alive sulle note di To be free. PArto con la mia videocamera, ma uno della security mi blocca dopo meno di 2 minuti dicendo "non si può riprendere con la videocamera". Ah ecco con la videocamera no, ma con i telefonini che hanno ormai una qualità superiore e spazio quasi pari sì? E poi mica volevo fare un DVD era per "uso personale".
 Colpa mia che avrei dovuto piazzarmi nella piccola folla (alla fine circa 250 persone). Vado quindi più avanti e po icambierò posto mettendomi più centrale. I Tonight ALive, nonostante il pubblico non da grande occasione (ma comunquee reattivo)  ci danno dentro sopratutto Jenna pare veramente un "animale da palcoscenico" notevole, Canta benissimo, facendo bene anche gli acuti e muovendosi in modo alle volte militaresco, ma anche sensuale (ed i suoi capelli biondo naturale sono decisamente meglio delle varie tinture verde-nero.blu rosa...).
Dopo to be Free, che dal vivo pare veramente potente e maestosa i lgrupo poresegue con The Fire e The Ocean. Poi Hell and Back, Waht are you scared for ed una sentita versione di Amelia. Come capirete il fulcro del concerto appare da subito essere il precedente The Other Side, il che da un lato non stupisce, visto che è un disco che il gruppo (e  Jenna in particolare) sentono molto, però il tour si iNtiola Limitless e le aspettative sono per pezzi nuovi. Al posto di questi vi è un momento acustico composto da The Other Side e Complexes (non sono sicuro che fosse questa la canzone, mea culpa) Posate le chitarre acustiche ecco ritornare con l'elettricità e via via i vecchi successi, l'attesa The Edge, in cui il pubblico sembra impazzire, e anche i nuovi singoli Human Interraction e Drive, che dal vivo risultano più convincenti.. Dopo un'ora il gruppo saluta ma si capisce che è una finta, difatti nel giro di un minuto rientrano ed ecco How does it feel, già diventato un inno e Lonely Girl.
Concerto bello, però con due difetti a mio avviso, aver presentato delle nuove canzoni solo quelle già note, per cui non riesco a vedere quale maggiore pubblicità porti al prossimo disco in uscit ail 5 marzo (a meno che dopo l'usicta dle disco non aggiungeranno i pezzi inediti...) ed una durata del concerto non proprio mitica, insomma con 3 Cd all'attivo mi sarei aspettato una ventina di minuti in più almeno...anche se questa è una tendenza che vedo sempre di più frequentemente (e vabbè il prezzo del biglietto non era certo caro rispetto ad altri concerti anzi...)
Sull'altro lato i Tonight Alive sono veramente un gruppo molto compatto dal vivo, suonano conu na sicurezza enorme. i brani sono tutti buoni e, come detto, Jenna è una front woman coi fiocchi.
ed ecco il pezzettino di video che ho girato, ovviamente ce ne sono di migliori in giro, ma visto che è l'unica cosa che mi hanno permesso di riprendere, almeno che serva a qualcosa

mercoledì 20 gennaio 2016

I Tonight Alive saranno a Milano il 5 Febbraio! +How Does it Feel?

Notiziona per tutti gli appassionati di punk-pop. rock e dei Tonight ALive in particolare: la band australiana sarà a Milano al Fabrique il 5 di febbraio per un concerto che si preannuncia come indimenticabile- i 5 canguri hanno anche fatto uscire il secondo video ufficiale intitolato How does it feel e se il primo video Human interraction mi aveva lasciato perplesso devo ammettere che questo invece mi ha gasato non poco! Chitarre incisive batteria fantastica e Jenna al top! IL concerto lo ripeto a rischio didiventare ripetitivo, si prennuncia fantastico (ho visto qualcosa delle date australiane...so quello che dico...)
Ovviamente ci sarò

mercoledì 13 gennaio 2016

In morte di David Bowie: Il mio ricordo

Lo saprete che David Bowie ci ha lasciato. Non mi piacciono i fiumi di retorica in casi come questi, né i blabla su ha fatto questo e quest'altro....  gente che si musica non sa una cippa, dai primi od ex primi ministri inglesi (ma un ex primo ministro si chiama secondo ministro? ) ai cardinali all'ultimo maitre a penser della filosofia champagne (ma chi cazzo è questo Gabriele Romagnoli che spara minkiate su La repubblica? ) però mi permetto un piccolo ricordo.
David Bowie è stato davvero un grande della musica Pop e rock, varcando i generi con abilità, competenza ed anche astuzia: diciamo la verità senza quella intervista uscita nel 1972 in cui dichiarava la sua bisessualità el'invenzione del personaggio di Ziggy Stardust nessuno se lo sarebbe filato, ma questo non toglie a Bowie la capacità di reinventarsi continuamente, tra dischi geniali, dischi mediocri e routine, duetti artistici e  furbe commercialate, rock astuto  e pop intelligente ed anche il contrario.In ogni caso ha fatto la storia del rock, il resto sono dettagli alfine...
 Questa è la mia canzone preferita (o una delle..) di Bowie, anche se non è in realtà sua, essendo stata pubblicata per la prima volta nel 1977 su Lust for Life di Iggy Pop, ma credo che il Duca ci abbia messo le mani in fase di produzione ed abbondantemente, Ed anche se mi piace di più la versione di Iggy, ma solo probabilmente perchè mi è sempre piaciuto di più, e la sua versione è ovviamente più rock, più selvaggia, più Iggy pop insomma, anche questa versione è assolutamente valida. Bello anche il video, che qualche censore pensò di tagliare perchè...si vedevano 2 che facevano l'amore sulla spiaggia...azz...(a morte i censori!)
MI piace di questa canzone come cresce mano a mano, mi piace perché la so fare alla chitarra, forse, ma soprattutto mi piace la parte dove dice:
"I give you television, I give you eyes of blue, i'll give you men who wants to rule the world " Non so perchè, ma quella parte tutte le volte che la sento o la suono...mi dà i brividi...-
Addio Duca Bianco e grazie per tutto...