Qui si parla di Rockenroll in modo leggero ma, spero, non superficiale. Rockabilly, bluesrock, punk, dark, hard, heavy(poco) funk, jazz, R&B, Ska, folk, grunge, di tutto un pop. Qui non troverete scomuniche a questo o quell'altro, o settarismi degni di qualche setta religiosa od ideologica ma solo spunti per ascoltare, divertirsi o riflettere su ciò che è rockenroll anzi uockenuoll, come direbbe Paola Maugeri. Buon divertimento!
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sabato 12 maggio 2018
Kim Wilde - Kandy Krush ovvero il Ritorno dela Regina !
Dopo u lungo periodo di tempo, durato grosso modo da metà degli anni 90, in cui Kim Wilde, icona sexuy degli anni 80, si era dedicata ad altro, dallla famiglia al giardinaggio, l'artista londinese è tornata sulla scena musicale: prima con qualche tour di carattere nostalgico in compagnia di altri idoli giovanili degli anni 80, poi con progetti discografici veri e propri come il duetto con Nena (cantante pop-rock tedesca che ebbe successo con 99 baloons) e poi con un disco solista, doppiato oggi da un nuovo cd intitolato "Here comes the Aliens" in cui fa spicco questo video che propone una Kim tornata ai vecchi amori rock degli esordi, con un brano frizzante e pieno di energia che fa un po' rimpiangere i bei tempi in cui anche il po più disimpegnato e "leggero" erano ben tinto di colori e sfumature rock o new wave o punk o hard, mentre oggi vi è un piattume generale con canzoni obbligatoriamente "rappate" e tutte o quasi con lo stesso stile. Quindi non possiamo che dire: bentornata Kim.
Dio Salvi la Regina del pop inglese !
sabato 20 gennaio 2018
In ricordo di Dolores O'Riordan
Dolores O'Riordan, voce ed anima dei Cranberries è morta il 15 gennaio del 2018, a soli 46 anni. Sconosciute le cause si dice. Depressione, anoressia... ho letto anche stupidaggini su ritmi circadiani e luci blue...
Non voglio raccontare la storia dei Cranberries...c'è Wikipedia per quello. Voglio raccontare di come ho conosciuto I Cranberries e Dolores. Dolores, un nome che suona per noi latini come evocativo di qualcosa di tragico, di doloroso, appunto, e su cui si poteva fare del facile e stupido umorismo. La prima volta che la vidi fu, come credo per quasi tutti, con il video di Zombie. Un video forte, con immagini forti,:soldati, bambini che corrono, muri diroccati e con sopra scritte, murales, colori neri...una musica rock non banale, forte, ritmata. E poi lei: piccola, quasi minuscola, coi capelli corti e l'aria più da ragazzino che da ragazzina. In ogni caso quasi indifesa. eppure forte, con una voce potente e la determinazione di chi grida "smettetela di ammazzarvi, non serve a niente!". Un video ed una musica del genere non hanno bisogno di traduzione per essere compresi, anche se in lingua straniera. Non sono mai andato a leggermi il testo tradotto. Non ne avevo bisogno. Ma i Cranberries e Dolores non erano solo questo, erano tante diverse canzoni, diversi toni musicali, e tante diverse liriche. Ora tenui, ora raffinate, ora graffianti, ora d'amore o di solitudine, o di rabbia. I tanti colori di cui è fatta una vita che valga la pena di essere vissuta.
Non so, ripeto, perché è morta. So che attorno al 1996, al tempo del loro terzo album, Dolores aveva avuto problemi, problemi di anoressia si disse, ma l'anoressia è l'effetto e non la causa. Problemi di depressione, più probabilmente. Quindi il tour venne annullato: ma poi lei si riprese, ed anche la musica del gruppo tornò ad essere più solare. Dopo un periodo in cui provò la carriera solista i Cranberries si riformarono. Il disco era buono, ma i vecchi tempi erano andati.
I Cranberries li ho visti 3 volte, ed una volta lei da sola. Le prime due volte nel 2002. Vennero due volte a Milano, ed in entrambi i casi realizzando sold out. La rividi nel 2007, nel tour da sola, e mi parve diventata un po' fredda. L'ultimo concerto devo ammettere che fu un po' deludente. Un'oretta e mezza scarsa, e poi via senza quasi salutare.
Ma queste sono piccole cose nei confronti di tutto quello che questa band e questa piccola, ragazza, poi diventata donna e madre, ci ha dati. Quella voce potente e nostalgica al tempo che ti trasportava via in un'altro mondo, lontana dalle guerre e dalle miserie del mondo, in un mondo di dolcezza e poesia.
Perchè tu Dolores, puoi essere morta, ma la tua voce e la tua musica, vivranno.
Per sempre.
Non voglio raccontare la storia dei Cranberries...c'è Wikipedia per quello. Voglio raccontare di come ho conosciuto I Cranberries e Dolores. Dolores, un nome che suona per noi latini come evocativo di qualcosa di tragico, di doloroso, appunto, e su cui si poteva fare del facile e stupido umorismo. La prima volta che la vidi fu, come credo per quasi tutti, con il video di Zombie. Un video forte, con immagini forti,:soldati, bambini che corrono, muri diroccati e con sopra scritte, murales, colori neri...una musica rock non banale, forte, ritmata. E poi lei: piccola, quasi minuscola, coi capelli corti e l'aria più da ragazzino che da ragazzina. In ogni caso quasi indifesa. eppure forte, con una voce potente e la determinazione di chi grida "smettetela di ammazzarvi, non serve a niente!". Un video ed una musica del genere non hanno bisogno di traduzione per essere compresi, anche se in lingua straniera. Non sono mai andato a leggermi il testo tradotto. Non ne avevo bisogno. Ma i Cranberries e Dolores non erano solo questo, erano tante diverse canzoni, diversi toni musicali, e tante diverse liriche. Ora tenui, ora raffinate, ora graffianti, ora d'amore o di solitudine, o di rabbia. I tanti colori di cui è fatta una vita che valga la pena di essere vissuta.
Non so, ripeto, perché è morta. So che attorno al 1996, al tempo del loro terzo album, Dolores aveva avuto problemi, problemi di anoressia si disse, ma l'anoressia è l'effetto e non la causa. Problemi di depressione, più probabilmente. Quindi il tour venne annullato: ma poi lei si riprese, ed anche la musica del gruppo tornò ad essere più solare. Dopo un periodo in cui provò la carriera solista i Cranberries si riformarono. Il disco era buono, ma i vecchi tempi erano andati.
I Cranberries li ho visti 3 volte, ed una volta lei da sola. Le prime due volte nel 2002. Vennero due volte a Milano, ed in entrambi i casi realizzando sold out. La rividi nel 2007, nel tour da sola, e mi parve diventata un po' fredda. L'ultimo concerto devo ammettere che fu un po' deludente. Un'oretta e mezza scarsa, e poi via senza quasi salutare.
Ma queste sono piccole cose nei confronti di tutto quello che questa band e questa piccola, ragazza, poi diventata donna e madre, ci ha dati. Quella voce potente e nostalgica al tempo che ti trasportava via in un'altro mondo, lontana dalle guerre e dalle miserie del mondo, in un mondo di dolcezza e poesia.
Perchè tu Dolores, puoi essere morta, ma la tua voce e la tua musica, vivranno.
Per sempre.
mercoledì 13 gennaio 2016
In morte di David Bowie: Il mio ricordo
Lo saprete che David Bowie ci ha lasciato. Non mi piacciono i fiumi di
retorica in casi come questi, né i blabla su ha fatto questo e
quest'altro.... gente che si musica non sa una cippa, dai primi od ex primi ministri inglesi (ma un ex primo ministro si chiama secondo ministro? ) ai cardinali all'ultimo maitre a penser della filosofia champagne (ma chi cazzo è questo Gabriele Romagnoli che spara minkiate su La repubblica? ) però mi permetto un piccolo ricordo.
David Bowie è stato davvero un grande della musica Pop e rock, varcando i generi con abilità, competenza ed anche astuzia: diciamo la verità senza quella intervista uscita nel 1972 in cui dichiarava la sua bisessualità el'invenzione del personaggio di Ziggy Stardust nessuno se lo sarebbe filato, ma questo non toglie a Bowie la capacità di reinventarsi continuamente, tra dischi geniali, dischi mediocri e routine, duetti artistici e furbe commercialate, rock astuto e pop intelligente ed anche il contrario.In ogni caso ha fatto la storia del rock, il resto sono dettagli alfine...
Questa è la mia canzone preferita (o una delle..) di Bowie, anche se non è in realtà sua, essendo stata pubblicata per la prima volta nel 1977 su Lust for Life di Iggy Pop, ma credo che il Duca ci abbia messo le mani in fase di produzione ed abbondantemente, Ed anche se mi piace di più la versione di Iggy, ma solo probabilmente perchè mi è sempre piaciuto di più, e la sua versione è ovviamente più rock, più selvaggia, più Iggy pop insomma, anche questa versione è assolutamente valida. Bello anche il video, che qualche censore pensò di tagliare perchè...si vedevano 2 che facevano l'amore sulla spiaggia...azz...(a morte i censori!)
MI piace di questa canzone come cresce mano a mano, mi piace perché la so fare alla chitarra, forse, ma soprattutto mi piace la parte dove dice:
"I give you television, I give you eyes of blue, i'll give you men who wants to rule the world " Non so perchè, ma quella parte tutte le volte che la sento o la suono...mi dà i brividi...-
Addio Duca Bianco e grazie per tutto...
David Bowie è stato davvero un grande della musica Pop e rock, varcando i generi con abilità, competenza ed anche astuzia: diciamo la verità senza quella intervista uscita nel 1972 in cui dichiarava la sua bisessualità el'invenzione del personaggio di Ziggy Stardust nessuno se lo sarebbe filato, ma questo non toglie a Bowie la capacità di reinventarsi continuamente, tra dischi geniali, dischi mediocri e routine, duetti artistici e furbe commercialate, rock astuto e pop intelligente ed anche il contrario.In ogni caso ha fatto la storia del rock, il resto sono dettagli alfine...
Questa è la mia canzone preferita (o una delle..) di Bowie, anche se non è in realtà sua, essendo stata pubblicata per la prima volta nel 1977 su Lust for Life di Iggy Pop, ma credo che il Duca ci abbia messo le mani in fase di produzione ed abbondantemente, Ed anche se mi piace di più la versione di Iggy, ma solo probabilmente perchè mi è sempre piaciuto di più, e la sua versione è ovviamente più rock, più selvaggia, più Iggy pop insomma, anche questa versione è assolutamente valida. Bello anche il video, che qualche censore pensò di tagliare perchè...si vedevano 2 che facevano l'amore sulla spiaggia...azz...(a morte i censori!)
MI piace di questa canzone come cresce mano a mano, mi piace perché la so fare alla chitarra, forse, ma soprattutto mi piace la parte dove dice:
"I give you television, I give you eyes of blue, i'll give you men who wants to rule the world " Non so perchè, ma quella parte tutte le volte che la sento o la suono...mi dà i brividi...-
Addio Duca Bianco e grazie per tutto...
mercoledì 22 gennaio 2014
Levellers - One way - Live Glastonbury -
The Levellers, una band che mischiava rock, folk, punk e politica in una miscela esplosiva e di grande qualità. La loro vicenda musicale ha avuto i suoi momenti migliori sopratutto negli anni 90, per poi declinare lentamente, Qui li vediamo al top della loro carriera al Festival di Glastonbury nel 1992. con il loro anthem One Way.
Enjoy youself !
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