Edoardo Bennato si è sempre distinto, per l'ironia dei testi ed il disincanto rispetto a buona parte dei suoi colleghi delgi anni 70. IN "arrivano i buoni" Bennato ironizza sui "buoni" del suo tempo, che poi sono gli stessi dei nostri, una analisi distruttiva del "buonismo" con decenni di anticipo. Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, dittatura e guerra.
Qui si parla di Rockenroll in modo leggero ma, spero, non superficiale. Rockabilly, bluesrock, punk, dark, hard, heavy(poco) funk, jazz, R&B, Ska, folk, grunge, di tutto un pop. Qui non troverete scomuniche a questo o quell'altro, o settarismi degni di qualche setta religiosa od ideologica ma solo spunti per ascoltare, divertirsi o riflettere su ciò che è rockenroll anzi uockenuoll, come direbbe Paola Maugeri. Buon divertimento!
domenica 25 settembre 2022
mercoledì 21 settembre 2022
Speciale Elezioni: Giorgio Gaber- le elezioni
Visto che siamo in clima elettorale (??) ecco che è il caso di realizzare uno speciale sulle elezioni, andando a scovare quelle gemme in cui gli artisti, quelli veri, non al guinzaglio del Potere nei suoi vari travestimenti, ne hanno parlato .
E non si può che partire dal grande, geniale Giorgio Gaber, che già in pieni anni 70, non aveva problemi a sottolineare la ritualità e inutilità di tale ricorrenza, prendendo in giro con la sua classe e ironia.
venerdì 24 settembre 2021
Gli imperdibili: In Style di David Johansen
David Johansen è un personaggio straordinario, non solo perché ha fatto la storia del rock con le New York Dolls, ma anche perché è stato capace di reinventarsi più di una volta, anzi, esattamente tre.
La prima reinvenzione è stata iquando decise di intraprendere una carriera solista certamente influenzata dal suo passato con le "bambole di New York" ma che ha anche toccato ambiti musicali molto lontani dal glam/punk rock della precedente band. Poi, sotto le mentite spoglie di Buster Pointdexter, si è vestito dei panni del Crooer, toccando ambiti musicali del tutto diversi. Infine negli anni 2000 ha pubblicato un paio di dischi fra il country ed il folk, per ritornare a cantare i vecchi brani dei Dolls in compagnia dell'unico altro sopravvissuto Syvain Sylvain.Qui ci occupiano della seconda parte di carriera di David, ed in particolare del disco In Style, pubblicato nel 1979, dopo l'uscita del primo omonimo album.Seppure anche il primo disco ed il successivo Here comes the night siano lavori di ottimo livello, personalmente la palma di migliore la concedo a In Style (e al live Live it up, anche se i dischi dal vivo sono un discorso a parte). La ragione di questa mia scelta, del tutto soggettiva, è forse anche dovuta al fatto che è stato, credo, il primo disco di Johansen da me comprato, ne raccattai una copia usata nel mitico negozio Metropolis, allora situato in via Padova a Milano (ancora resiste, solo si è spostato di qualche metro) al prezzo di lire 7.500 (non ho una memoria straordinaria, semplicemente è ancora appiccicata l'etichetta). In larga parte però quello che me lo fa preferire è la varietà degli stili musicali che compongono il disco. Si parte con Melody, un pezzo molto orchestrato, una sorta di rock sinfonico, se così si può definire. A seguire il rock decisamente "dollsiano" di She, un pezzo che ti lascia senza fiato. Col terzo brano, Big City, iniziano le sorprese vere, si tratta di un brano da "big orchestra", in cui si intravede la via che David percorrerà successivamente come Buster Pointdexter. She Knew she was falling in love, è un pezzo con cadenze un po' reggae ed un po' latineggianti, molto gradevoli, mentre Swaneto Woman è un brano decisamente pop, diciamo che non è il brano migliore del disco. La seconda facciata (o sesto brano nella versione Cd) si apre con Justine, una bellissima ballata romantica, uno dei vertici del disco, ma le smancerie non durano molto, perché il brano successivo è la title track In style, e di nuovo le atmosfere sono quelle dei New York Dolls, un rock potente e primitivo che spinge a muovere i piedi e ad agitarsi sulla poltrona. You touched me too è un' altra ballata con armonica ed un ottimo arrangiamento, mentre Wreckless Crazy è di nuovo un brano rock, veloce e audace.
La chiusura è affidata a Flamingo road, un'altra ballante, drammatica e toccante, che chiude degnamente un gran disco, il cui livello è giusto abbassato da Swaneto Woman, la cui presenza nel disco può essere giustificata dalla volontà di Johansen di toccare ambiti musicali disparati, seppure l'impronta rock sia quella prevalente. Per quanto mi riguarda questo è un disco imprescindibile, e se vi piacesse vi consiglio di comprare o ascoltare anche gli altri. Non dovreste rimanere delusi.
mercoledì 3 maggio 2017
Sham 69 - If The Kids Are United (Live, 1978)
martedì 25 ottobre 2016
Lou Reed Live Olympia 1973
Ed ecco a voi una performance di Lou Reed nel suo periodo più folle e creativo...tanto per avere un'idea...
giovedì 2 giugno 2016
The Runaways
Il gruppo fu messo assieme sostanzialmente da Fowley, che più tardi fu accusato da alcune delle componenti di molestie sessuale, radunando varie aspiranti musiciste e selezionandole.
La formazione che incise i primi due dischi era formata da Cherie Curry alla voce, Joan Jett alla chitarra rimtica, Lita Ford alla chitarra solista, Sandie West alla batteria e jackie Fox (in realtà Fuchs) al basso.
Il grupp incise due album The runaways, nel 1976 e e Queens of Noise l'anno seguente, entrambi con scarso successo in patria (#194 e #172 tra gli album in Usa, meglio in Svezia dove entrarono nella top40) tuttavia ebbero successo in Giappone, dove Cherry Bombs arrivò addirittura all numero 1, ma dopo una trionfale e folle tourneé nel paese del sol levante, la band incominciò ad andare in crisi, con l'uscita di Cherie Curry, dovuta al ruolo sempre più invadente di Fowley (accusato di recente di stupro nei confronti della bassista Jackie Fox) ma forse anche per gelosie e rivalità all'interno del gruppo. Nel 1977 la band fece uscire un terzo disco, Waiting for tonight questa volta con Joan Jett alla voce, ma questo andò anche peggio dei precedenti. La band cambiò management e casa discografica, ma ormai vi erano dissidi interni evidenti, in particolare fra le due chitarriste e leader, Joan Jett e Lita Ford, la prima indirizzata verso una musica punk-pop, e la'ltra verso orizzonti più metal/hard rock. In particolare Joan Jett propose un vecchio pezzo degli anni 70, "I Love rock'n roll" ma fu rifiutato dalle compagne. PIù tardi, nel 1982, proprio I love Rock'n roll portò Joan Jett in testa alle classifiche americane ed inglesi.
La storia della band all girl è raccontata nel film The Runaways, uscito qualche anno fa,con Kirsten Stewart nella parte di Joan Jett ed Dakota Fanning in quella di Cherie Curry, a dimostrazione della grande influenza che questa band, sottovalutata quando era attiva, ha poi avuto in seguito.
Ricordiamo che diverse cantanti hanno omaggiato le runaways e Joan Jett, in particolare Avril Lavigne, che ha inciso ed alle volte suonato live Bad reputation, Miley Cyrus e persino Britney Spears, che ha prodotto una discutibile versione di I Love rock'n roll, oltre ovviamente a molte band e musicisti più specificatamente rock.
mercoledì 13 gennaio 2016
In morte di David Bowie: Il mio ricordo
David Bowie è stato davvero un grande della musica Pop e rock, varcando i generi con abilità, competenza ed anche astuzia: diciamo la verità senza quella intervista uscita nel 1972 in cui dichiarava la sua bisessualità el'invenzione del personaggio di Ziggy Stardust nessuno se lo sarebbe filato, ma questo non toglie a Bowie la capacità di reinventarsi continuamente, tra dischi geniali, dischi mediocri e routine, duetti artistici e furbe commercialate, rock astuto e pop intelligente ed anche il contrario.In ogni caso ha fatto la storia del rock, il resto sono dettagli alfine...
Questa è la mia canzone preferita (o una delle..) di Bowie, anche se non è in realtà sua, essendo stata pubblicata per la prima volta nel 1977 su Lust for Life di Iggy Pop, ma credo che il Duca ci abbia messo le mani in fase di produzione ed abbondantemente, Ed anche se mi piace di più la versione di Iggy, ma solo probabilmente perchè mi è sempre piaciuto di più, e la sua versione è ovviamente più rock, più selvaggia, più Iggy pop insomma, anche questa versione è assolutamente valida. Bello anche il video, che qualche censore pensò di tagliare perchè...si vedevano 2 che facevano l'amore sulla spiaggia...azz...(a morte i censori!)
MI piace di questa canzone come cresce mano a mano, mi piace perché la so fare alla chitarra, forse, ma soprattutto mi piace la parte dove dice:
"I give you television, I give you eyes of blue, i'll give you men who wants to rule the world " Non so perchè, ma quella parte tutte le volte che la sento o la suono...mi dà i brividi...-
Addio Duca Bianco e grazie per tutto...
giovedì 24 dicembre 2015
Eì Natale! ... ma anche no
E allora da bravi rocker diamo un orecchio a qualche canzone natalizia un poco diversa:
ed ecco a voi il grande Pierangelo Bertoli, cantante contro degli anni 70 ed 80, con la sua "E' nato"
e la immarcescibile Fairytale of New York dei The Pogues, che anche se non ha la parola Natale dentro, e parla di ubriaconi che litigano, è pur sempre una canzone natalizia...o no?
martedì 5 maggio 2015
The Undertones:Teenage Kicks
The Undertones, gruppo nord irlandese, precisamente di Belfast, formatosi nella seconda metà dei mitici anni settanta, rappresenta forse (forse) il primo esempio di Punk-pop: musica grezza, diretta essenziale, ma con evidentissimi riferimenti ai sixties, intesi non solo come riferimento musicale ma come luogo dell'anima, un luogo popolato di macchine, moto, e ragazze carine da conquistare per passare una nottata di divertimento. Divertimento da Teenager, ovvero Teenage Kicks.
mercoledì 29 ottobre 2014
The Clash ed il Complete Control della CBS
giovedì 9 ottobre 2014
9 Ottobre 1940. Nasce John Lennon
Lo sarebbe stato, se la morte non fosse per lui giunta prematuramente per mano di uno squilibrato mentale, tale David Chapman, che lo uccise a colpi di revolver la sera dell'8 dicembre 1980. Così proprio colui che aveva incarnato, nel bene e nel male, i sogni di pace di una generazione, vide la propria vita stroncata dalla violenza.
Lo ricordiamo con una delle sue canzoni più significative. Working Class Hero
giovedì 15 maggio 2014
Graham Parker l'energia del Pub-rock
Qui una delle sue canzoni più rappresentative, in cui emerge l'energia e la abbia tutta Rock'n Roll.
mercoledì 12 febbraio 2014
Freak Antoni: Sarà una risata che li seppellirà
Freak Antoni è morto oggi 12 febbraio 2014. Fondatore, voce ed immagine degli Skiantos, gruppo che alla fine degli anni 70 rivoluzionò l'asfittico e noioso (allora come oggi) panorama musicale italiano con una valanga di ironia, nonsense e quello che oggi definiremmo politically uncorrect, ed allora prese il nome di Rock demenziale, anche se poi la vera demenza era quella dei politici e dei giornalisti (allora come oggi). Ci hai fatto ridere e sorridere Freak, non è il caso di piangere la tua morte, tu non l'avresti voluto, ed allora brindiamo con il kinotto e mangiamo un gelato in tua memoria. Sarà una risata che li seppellirà
martedì 4 febbraio 2014
The Adverts- Gary Gilmore's Eyes
Qui uno dei loro singoli, perfetto nella sua essenzialità