mercoledì 28 dicembre 2022

Paramore : The news

 I paramore sono particolarmente attivi in questo periodo, ed eccoli a proporci il loro secondo video nel giro di poche settimante: Il pezzo si intitola "The News" un brano dal ritmo sincopato, decisamente più rock del precedente, anche se esce dai canoni del genere per approdare a lidi decisamente meno battuti e oserei dire "sperimentali". UN brano veramente interessante e che ribadisce come i Paramore siano ormai di gran lunga il gruppo più sperimentale sulla scena



domenica 18 dicembre 2022

The Struts - falling with me

 Il gruppo britannico dei The Stuts continuano a proporre il loro rock anni 70 dolcemente influenzato dal Glam rock del periodo. Ed ecco il nuovo singolo, Falling with me. La ricetta è la solita, rok'n roll e coretti glam, ma funzione maledettamente bene. In attesa di rivederli nel nostro paese godiamoci il video.




martedì 22 novembre 2022

novità: Maggie Lindemann- Cages

 Maggie Lindemann è una giovane cantautrice/musicista di 24 anni, autrice di una manciata di singoli, un Ep ed un Cd appena uscito dal titolo Suckerpunch uscito nel settembre di questo 2022. La texana ha fra le sue fonti di ispirazione Avril Lavigne,  Paramore, Evenescence e No doubt, direi decisamente delle buone fonti, e, pur avendo iniziato nel campo Pop, si è velocemente trasferita nel a lei più congeniale cmapo del Pop-punk/Alternative, che sta avendo in questo 2022 una vera rinascita sotto la spinta di artisti come Yungblood, Machine Gun  Kelly e la già citata Avril Lavigne, che hanno ridato vita ad un movimento he sembrava ormai sparito. IN questo singolo Cages, la piccola Maggie picchia duro il giusto, proponendo un mix di momenti punk duri con alcuni sprazzi più melodici, e appunto pop, una miscela molto gradevole e divertente. Certo si vede che è andata a lezione da Avril, fin dallo skater che appare nel video, oltre che i bracciali borchiati, Niente da dire si copia sempre dai migliori (o dalle migliori in questo caso)




mercoledì 5 ottobre 2022

Paramore ; This is why

I Paramore tornano dopo un lungo silenzio, e tornano alla grande. La band americana ha saputo passare, dagli esordi negli anni  zero di questo secolo, dal punk emotivo dei primi dischi a forma sempre più sofisticate, toccando il pop rock e poi il funky. Hanno attraversato litigi e crisi, uscendone rafforzati. 

Questa This is Why è un riuscito ed originale mix di ritmi funky e accelerazioni pop-punk, ritmato e melodico al tempo stesso, che cresce con gli ascolti. Curioso anche il video con un finale con una Hailey Williams conciata come il Joker




domenica 25 settembre 2022

Speciale elezioni- Edoardo Bennato : i buoni e i cattivi

 Edoardo Bennato si è sempre distinto, per l'ironia dei testi ed il disincanto rispetto  a buona parte dei suoi colleghi delgi anni 70. IN "arrivano i buoni" Bennato ironizza sui "buoni" del suo tempo, che poi sono gli stessi dei nostri, una analisi distruttiva del "buonismo" con decenni di anticipo. Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, dittatura e guerra.



giovedì 22 settembre 2022

Speciale elezioni- FrankieHi-NRg. Rap-lamento

 Frankie Hi-Nrg (Francesco ad alta energia)  in questo rap-lamento, anagramma di parlamento, fa un brano non solo divertentissimo e rimato (oltre che ritmato) alla perfezione, ma coglie perfettamente nel segno.

Addirittura profetico quando dice : non prendetemi per pazzo ste compromissioni storiche ma qui nel nostro stato il campionato vien giocato solamente da due squadre con le maglie identiche"

Niente da dire, il profeta Ezechiele  gli fa na pippa, al nostro Frankie

 


mercoledì 21 settembre 2022

Speciale Elezioni: Giorgio Gaber- le elezioni

 Visto che siamo in clima elettorale (??) ecco che è il caso di realizzare uno speciale sulle elezioni, andando a scovare quelle gemme in cui gli artisti, quelli veri, non al guinzaglio del Potere nei suoi vari travestimenti, ne hanno parlato .

E non si può che partire dal grande, geniale Giorgio Gaber, che già in pieni anni 70, non aveva problemi a  sottolineare la ritualità e inutilità di tale ricorrenza, prendendo in giro con la sua classe e ironia.



sabato 20 agosto 2022

Recensioni: Halestorm - Back from the dead


La band rock-metal degli Halestorm tornano con il loro quinto  album, a seguire l'ultimo  intitolato Viciuos. Il titolo dell'album è Back from the Dead, che potremmo tradurre con "ritornando dalla morte", riferimento non troppo velato al lungo periodo pandemico, che ha causato la fine dell'attività Live per sostanzialmente tutti gli artisti, con gravi conseguenze non solo economiche, ma anche psicologiche.

Il gruppo vuole farci sapere che è ancora vivo e vegeto, e pronto a dare battaglia con le sue armi preferite, grinta, velocità e abilità musicali. L'album si apre, e non potrebbe essere diversamente, con la title track back from the dead. L'urlo liberatorio di Lizzy, che appare fin da questa traccia in grande forma, è seguito da un pezzo rock metal nel classico stile del gruppo, in cui parti più dure si alternano  a parti leggermente più melodiche, il testo, come il video, è ispirato al cinema e ai fumetti horror, dove letteralmente i morti tornano a vivere. Il secondo pezzo, wicked ways, ha la stessa struttura, e risulta ancora più tirato "Non chiamarmi angelo, sarò sempre una peccatrice, questo non mi fa cattiva, non sono cattiva, ma ho i mei modi disturbanti" è la dichiarazione di Lizzy. Strange Girl ha una struttura più lenta rispetto ai precedenti pezzi. Brightside è sostenuta da un classico riffettone di chitarra "continuo a guardare al lato illuminato della strada, perché anche quando diventa più scuro, abbiamo tutti bisogno di qualcosa in cui credere"

Il disco prosegue con The Steeple un pezzo che non si differenzia in modo particolare dagli altri. Con Terrible Things le atmosfere cambiano. il brano è infatti totalmente acustico, ed è una amara riflessione sulla natura umana e sulla difficoltà di cambiare, sicuramente uno dei brani più belli dell'album. My redemption non offre particolari spunti di interesse, risultando un brano nella media, Più interessante Bombshell, caratterizzato da un ritmo lento sostenuto dal basso, e da atmosfere solenni. I come First è un altro brano assolutamente potente, che può ricordare brani come Amen.  Psycho Crazy, è un brano, come i due precedenti, in cui il ritmo è meno veloce senza che questo vada a discapito della potenza, che anzi ne esce rafforzata. Raise your Horns conclude l'album, e non poteva che essere una ballata possente e coinvolgente, un poco nella tradizione di Here's to us, ma con la stessa nostalgia di brani come Break in. Sicuramente il pezzo più bello del disco, caratterizzato da una eccellente prestazione vocale di Lizzy Hale.

In sostanza un altro ottimo disco da parte della band americana, non il loro migliore, e forse un poco ripetitivo nella prima parte, ma sicuramente all'altezza della loro fama e un segnale che gli Halestorm sono ben vivi e sempre sul pezzo !

sabato 26 febbraio 2022

Avril Lavigne - Love Sux recensione


Love Sux (L'amore fa schifo) - Settimo disco di Avril Lavigne, che segna un ritorno al pop-punk delle origini: almeno questo è quello che scrivono i vari siti. In realtà, fin dal primo ascolto, si capisce che questo non è un ritorno, ma una vera e propria rinascita musicale di un'artista che ha cambiato spesso pelle, venendo spesso criticata dal suo stesso fandom per questo, e pur sfornando dischi sempre validi, con i loro difetti specifici ma sempre fondamentalmente onesti e sempre con quelle 5-6 canzoni per album che non possono non piacerti,  è stata messa un poco da parte dal mercato e dai media.

Il disco è stato preceduto da una attenta e intelligente campagna di marketing, peraltro necessaria visto quanto sopra ed il fatto che il disco esce per la etichetta di BArker Travis, già batterista dei Blink182, quindi non una major, e sicuramente questo ha permesso una maggiore libertà artistica che si riflette poi nel disco. Disco che, come si capisce dal titolo, esplora soprattutto le difficoltà di relazione, e racconta in modo ironico, ma anche alle volte arrabbiato, alcune esperienze della nativa di Toronto.

La prima traccia del disco si chiama Cannonball, e si apre con un urlo, che è una vera e propria dichiarazione di intenti "sono vicina ad esplodere, Motherfu**er!" Alle parole seguono i fatti con il pezzo più punk che Avril abbia mai scritto o cantato, A seguire Bois Lie con Machine Gun Kelly, pezzo che inizialmente pare un po' timido ma cresce con gli ascolti, ed è piuttosto simile ai brani del musicista americano, probabilmente sarà uno dei singoli del disco, e, va detto, è molto orecchiabile. Poi la già nota Bite Me, che è un bel brano con alternarsi di fasi più melodiche e altre aggressive. il quarto brano è Love it when you hate me, anche questo un duetto, questa volta con Blackbear, che inizia molto calmo per poi accendersi, con un miscuglio di HipHop e Rock già provato in passato, molto gradevole, non eccezionale, Love Sux è un altro brano veloce e orecchiabile che parla di amori andati a male a seguire Kiss me Like the world is ending, annunciato come una ballata ma che in realtà si apre anche questo con una partenza al fulmicotone e progredisce per arrestarsi solo nel finale. Avalanche cambia parecchio le atmosfere, si tratta infatti di un brano molto più tranquillo, uno dei pochi a poter essere definito una ballata, e ricorda le cose migliori di under my Skin. una vera perla a mio giudizio. Anche  Deja VU pur essendo più rock, ha atmosfere che in qualche modo ricordano UMS, con un potente riff di chitarra che si alterna a fasi più calme.

Con F.U, che sta a significare esattamente quello che avete pensato significhi, Avril ritorna a pigiare sull'acceleratore, lasciando ancora senza fiato l'ascoltatore, e trascinandolo con i suoi vocals fantastici e la sua energia prorompente. All  I wanted è un altro duetto con Mark Hoppus, bassista e cantante dei Blink182, ed è un perfetto esempio dello stile denominato Pop-Punk: veloce, leggero e divertente con coretti al momento giusto e tantissima energia. Dare to love me è un'altra rara quanto bellissima ballata, che inizia timidamente per poi svegliarsi lentamente e progressivamente, e rappresenta la richiesta da parte di Avril di poter essere e sentirsi  amata interamente. Uno dei miei pezzi preferiti dell'album.

Ed infine si chiude con Break of Heartache, anche questo un brano come anche il precedente interamente scritto da Avril, che si riallaccia in qualche modo al pezzo iniziale, e anche qui si parte dall'ormai rituale incitamento "Let Go Motherfu**Er" per lanciarsi in un brano interamente punk, che costringe l'ascoltatore a sbattere la testa dappertutto per seguire il ritmo indiavolato.

Ci sarebbero molte cose da dire ma credo per sintetizzare che è un disco assolutamente energico che non si può intendere come una semplice "Operazione nostalgia" ma come l'inizio di un nuovo percorso che Avril ha intrapreso, anche dal punto di vista delle sue relazioni e amicizie (nel disco collaborano oltre aTravis Barker e gli altri musicisti citati anche ModSun, musicista che è partito dal rap per approdare al Pop-punk, e con cui Avril ha una relazione sentimentale che ha avuto una sicura e positiva influenza anche sulla sua vita musicale) e che dovrebbe essere guardato da tutti gli ammiratori della cantautrice canadese con ottimismo e speranza. 

Se Head Above Water era il disco in cui Avril ci diceva che era tornata alla salute e alla serenità dopo la malattia di Lyme, con questo disco Avril ci dice che che ha ancora tanto da dire musicalmente, che è pronta a ripartire in nuovo percorso di vita e di carriera musicale con un entusiasmo ritrovato, entusiasmo che ritroviamo in ogni traccia del disco, e che speriamo duri più a lungo possibile,

voto 10/10