Qui si parla di Rockenroll in modo leggero ma, spero, non superficiale. Rockabilly, bluesrock, punk, dark, hard, heavy(poco) funk, jazz, R&B, Ska, folk, grunge, di tutto un pop. Qui non troverete scomuniche a questo o quell'altro, o settarismi degni di qualche setta religiosa od ideologica ma solo spunti per ascoltare, divertirsi o riflettere su ciò che è rockenroll anzi uockenuoll, come direbbe Paola Maugeri. Buon divertimento!
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venerdì 15 novembre 2019
Dischi: recensione di Jade Bird
Jade Bird è una giovane cantautrice inglese di cui abbiamo già parlato. IL suo disco d'esordio porta il suo nome, il che crea qualche problema er chi voglia recensirlo senza cadere in giochi di parole... Scherzi a parte, il disco è una piacevolissima per quanto tutt'altro che inaspettata sorpresa (quindi non è una sorpresa). Se volete farvi un'idea di che tipo di musica, o se preferiamo che tipo di approccio musicale, segua Jade potete pensare a cantautrici (lo so, non dovrei chiamarle così ma è quello che sono ) come Alanis Morrissette, Avril Lavigne o Sheryl Crow, e probabilmente qualche altra che mi sfugge. Tuttavia la giovanissima inglesina non assomiglia realmente a nessuna di queste (e a nessun'altra), Diciamo che ci sono dei punti in comune, la rabbia della prima Alanis, l'energia frizzante di Avril, ed una notevole completezza musicale (Jade suona chitarra e piano) che fanno ricordare Sheryl, seppure la musica di JAde sia decisamente meno "americana" di quella della Crow.
Il disco alterna pezzi più rabbiosi, di quelli da cantare a squarciagola, pezzi che magari iniziano in modo soffuso per poi esplodere in ritornelli incazzati quanto trascinanti (I get no joy e Love has all been done before sono due esempi di questo approccio) altre canzoni sono un poco (solo un poco) meno arrabbiate, e mixano dolcezza ed energia (in particolare Side Effects, a mio modo uno dei migliori pezzi, Infine altri pezzi sono decisamente più malinconici e calmi. In questa categoria rientrano quelle che io considero le perle del disco, ovvero 17 ( un brano di una bellezza quasi stordente) ed If I Die, ma anche, appena un pizzico sotto, la struggente My motto. L'impressione che si ha ad un primo ascolto è che Jade Bird sia soprattutto una cantante da urlo liberatorio, da schitarrata in sostanza che las sua cifra stilistica rientri nelle canzoni della prima categoria. In realtà ad ascoltarla con più attenzione, ci si rende conto che le cose migliori sono invece rappresentate dalle ballate tristi e malinconiche, siano di pianoforte o accompagnate da una chitarra acustica appena accennata. Per farla breve, siamo di fronte ad un disco di esordio di quelli importanti, pressapoco il migliore degli ultimi dieci anni, e sicuramente uno dei migliori dell'anno.
Di più. L'impressione è che siamo al punto iniziale di quella che potrebbe essere una carriera molto molto importante. Ovviamente il condizionale è d'obbligo di questi tempi in cui il mercato discografico è, sotto molti aspetti, caotico ed inspiegabile, e la critica sembra aver rinunciato del tutto alla sua funzione (se mai l'ha avuta) di segnalazione dei lavori che vale la pena ascoltare.
Chi vivrà...ascolterà...
voto 10/10
domenica 7 luglio 2019
Islandesi di ritorno: Of monsters and Men
Of Monsters and Men è il nome di un gruppo alternative-indie islandese, che aveva ottimamente impressionato con il disco d'esordio My head is an animal.
Un poco spariti negli anni successivi eccoli di nuovo in ottima forma con questa Alligator (evidentemente hanno una predilezione per gli animali) che li vede in una veste decisamente più rock rispetto ai lavori precedenti, ma sempre con il loro sound particolare che crea atmosfere uniche ed eccitanti come pochi sanno fare.
domenica 12 maggio 2019
Nuove voci: Jade Bird
Prendete Avril Lavigne, mixate con Alanis Morrisette, aggiungete un goccio (o forse due) di Sheryl Crow, ed ecco che otterrete Jade Bird. giovanissima promessa della musica rock (o Pop-rock, se siete degli inguaribili puristi).
Nata ad Hexham il 1 ottobre del 1997, la giovane Bird ha imparato fin da bambina a suonare piano e poi chitarra, ha esordito con una serie di singoli (illustrati da relativi video) e ha fatto uscire un cd che porta semplicemente il suo nome.
Per capire la musica che fa ed il suo talento basta vedere i suoi video ed ascoltare le sue canzoni. Si parla molto di varie cantanti ma secondo me, nessuna mostra il talento e l'energia autentica della giovane inglese
Nata ad Hexham il 1 ottobre del 1997, la giovane Bird ha imparato fin da bambina a suonare piano e poi chitarra, ha esordito con una serie di singoli (illustrati da relativi video) e ha fatto uscire un cd che porta semplicemente il suo nome.
Per capire la musica che fa ed il suo talento basta vedere i suoi video ed ascoltare le sue canzoni. Si parla molto di varie cantanti ma secondo me, nessuna mostra il talento e l'energia autentica della giovane inglese
martedì 9 aprile 2019
The Beaches: le nuove eroine dell'alternative Canadese
The Beaches sono un gruppo proveniente da Toronto, capitale dell'Ontario.
Le quattro ragazze si presentano con una classica formazione a quattro: batteria (Eliza Enman-McDaniel) chitarra (Kylie Miller) chitarra e tastiere (Leandra Earl) basso e voce (Jordan Miller).
Classica ma non troppo perché è effettivamente inusuale che la bassista canti, ma dal momento che a noi le bassiste ci sono sempre piaciute e troviamo sommamente ingiusto che la bassista sia sempre considerata l'ultima ruota del carro, ecco che no può non farci piacere una inversione di tendenza.
A parte questo il gruppo si caratterizza per una musica frizzante, energetica, che sa unire alcune asperità del rock e del punk con una leggerezza pop molto anni 60, senza tuttavia scadere nel già sentito. Insomma non sono delle semplici imitatrici di gruppi anni 60 o che si rifacevano agli anni 60 come Go Go's o Bangles.
Dopo un paio di Ep hanno esordito nel 2017 con l'album Late Show, e ora questo nuovo singolo Snake Tongue dovrebbe essere l'apripista per un nuovo lavoro. E suona dannatamente bene!
Le quattro ragazze si presentano con una classica formazione a quattro: batteria (Eliza Enman-McDaniel) chitarra (Kylie Miller) chitarra e tastiere (Leandra Earl) basso e voce (Jordan Miller).
Classica ma non troppo perché è effettivamente inusuale che la bassista canti, ma dal momento che a noi le bassiste ci sono sempre piaciute e troviamo sommamente ingiusto che la bassista sia sempre considerata l'ultima ruota del carro, ecco che no può non farci piacere una inversione di tendenza.
A parte questo il gruppo si caratterizza per una musica frizzante, energetica, che sa unire alcune asperità del rock e del punk con una leggerezza pop molto anni 60, senza tuttavia scadere nel già sentito. Insomma non sono delle semplici imitatrici di gruppi anni 60 o che si rifacevano agli anni 60 come Go Go's o Bangles.
Dopo un paio di Ep hanno esordito nel 2017 con l'album Late Show, e ora questo nuovo singolo Snake Tongue dovrebbe essere l'apripista per un nuovo lavoro. E suona dannatamente bene!
domenica 10 marzo 2019
City of the weak: il ritorno del Pop/Punk
City of the weak è una giovanissima band che si inserisce in quel filone chiamato Pop-Punk, e che ha visto i suoi momneti migliori nel decennio precedente, Il gruppo originario della citta di Minneapolis, già entrata nella storia del punk/hardcore per gruppi come gli storici Husker Du, è formata da tre elementi, La cantante, che porta il curioso nome d'arte di Stef with an F, il chitarrista Brent ed il bassista Cody, non avendo quindi un batterista fisso. Il loro esordio discografico è stato l'Ep White Fire Alarm del 2013, seguito l'anno successivo dal secondo Ep Disclosure. IL loro esordio discografico "vero" ovvero come Cd completo è del giugno 2018, con l'album Pulling teeth.
La loromusica è veloce, frizzante, dura e melodica al tempo, però a differenza di altri gruppo del genere non è affatto monotona, avendo il gruppo fin dalle prime registrazioni, provato altre vie, per cui ai pezzi in puro stile punk si affiancano pezzi maggiormente costruiti. Diciamo che, per coloro che rimpiangono i primi Paramore, o per chi segue i Tonight Alive questo gruppo può essere un buon palliativo/sostituto. Anzi, andrebbe riconosciuto il fatto che, rispetto ai primi dischi delle band citate i primi lavori diei COFW sembrano già più maturi.
Va detto che Stef with an F ha un certo carisma ed energia ma non appare dotata di una voce varia e valida come le varie Hayley e Jenna, risultando alle volte un po' nasale, però se la cava tutto sommato bene e ha margini di miglioramento.
La loromusica è veloce, frizzante, dura e melodica al tempo, però a differenza di altri gruppo del genere non è affatto monotona, avendo il gruppo fin dalle prime registrazioni, provato altre vie, per cui ai pezzi in puro stile punk si affiancano pezzi maggiormente costruiti. Diciamo che, per coloro che rimpiangono i primi Paramore, o per chi segue i Tonight Alive questo gruppo può essere un buon palliativo/sostituto. Anzi, andrebbe riconosciuto il fatto che, rispetto ai primi dischi delle band citate i primi lavori diei COFW sembrano già più maturi.
Va detto che Stef with an F ha un certo carisma ed energia ma non appare dotata di una voce varia e valida come le varie Hayley e Jenna, risultando alle volte un po' nasale, però se la cava tutto sommato bene e ha margini di miglioramento.
sabato 20 gennaio 2018
In ricordo di Dolores O'Riordan
Dolores O'Riordan, voce ed anima dei Cranberries è morta il 15 gennaio del 2018, a soli 46 anni. Sconosciute le cause si dice. Depressione, anoressia... ho letto anche stupidaggini su ritmi circadiani e luci blue...
Non voglio raccontare la storia dei Cranberries...c'è Wikipedia per quello. Voglio raccontare di come ho conosciuto I Cranberries e Dolores. Dolores, un nome che suona per noi latini come evocativo di qualcosa di tragico, di doloroso, appunto, e su cui si poteva fare del facile e stupido umorismo. La prima volta che la vidi fu, come credo per quasi tutti, con il video di Zombie. Un video forte, con immagini forti,:soldati, bambini che corrono, muri diroccati e con sopra scritte, murales, colori neri...una musica rock non banale, forte, ritmata. E poi lei: piccola, quasi minuscola, coi capelli corti e l'aria più da ragazzino che da ragazzina. In ogni caso quasi indifesa. eppure forte, con una voce potente e la determinazione di chi grida "smettetela di ammazzarvi, non serve a niente!". Un video ed una musica del genere non hanno bisogno di traduzione per essere compresi, anche se in lingua straniera. Non sono mai andato a leggermi il testo tradotto. Non ne avevo bisogno. Ma i Cranberries e Dolores non erano solo questo, erano tante diverse canzoni, diversi toni musicali, e tante diverse liriche. Ora tenui, ora raffinate, ora graffianti, ora d'amore o di solitudine, o di rabbia. I tanti colori di cui è fatta una vita che valga la pena di essere vissuta.
Non so, ripeto, perché è morta. So che attorno al 1996, al tempo del loro terzo album, Dolores aveva avuto problemi, problemi di anoressia si disse, ma l'anoressia è l'effetto e non la causa. Problemi di depressione, più probabilmente. Quindi il tour venne annullato: ma poi lei si riprese, ed anche la musica del gruppo tornò ad essere più solare. Dopo un periodo in cui provò la carriera solista i Cranberries si riformarono. Il disco era buono, ma i vecchi tempi erano andati.
I Cranberries li ho visti 3 volte, ed una volta lei da sola. Le prime due volte nel 2002. Vennero due volte a Milano, ed in entrambi i casi realizzando sold out. La rividi nel 2007, nel tour da sola, e mi parve diventata un po' fredda. L'ultimo concerto devo ammettere che fu un po' deludente. Un'oretta e mezza scarsa, e poi via senza quasi salutare.
Ma queste sono piccole cose nei confronti di tutto quello che questa band e questa piccola, ragazza, poi diventata donna e madre, ci ha dati. Quella voce potente e nostalgica al tempo che ti trasportava via in un'altro mondo, lontana dalle guerre e dalle miserie del mondo, in un mondo di dolcezza e poesia.
Perchè tu Dolores, puoi essere morta, ma la tua voce e la tua musica, vivranno.
Per sempre.
Non voglio raccontare la storia dei Cranberries...c'è Wikipedia per quello. Voglio raccontare di come ho conosciuto I Cranberries e Dolores. Dolores, un nome che suona per noi latini come evocativo di qualcosa di tragico, di doloroso, appunto, e su cui si poteva fare del facile e stupido umorismo. La prima volta che la vidi fu, come credo per quasi tutti, con il video di Zombie. Un video forte, con immagini forti,:soldati, bambini che corrono, muri diroccati e con sopra scritte, murales, colori neri...una musica rock non banale, forte, ritmata. E poi lei: piccola, quasi minuscola, coi capelli corti e l'aria più da ragazzino che da ragazzina. In ogni caso quasi indifesa. eppure forte, con una voce potente e la determinazione di chi grida "smettetela di ammazzarvi, non serve a niente!". Un video ed una musica del genere non hanno bisogno di traduzione per essere compresi, anche se in lingua straniera. Non sono mai andato a leggermi il testo tradotto. Non ne avevo bisogno. Ma i Cranberries e Dolores non erano solo questo, erano tante diverse canzoni, diversi toni musicali, e tante diverse liriche. Ora tenui, ora raffinate, ora graffianti, ora d'amore o di solitudine, o di rabbia. I tanti colori di cui è fatta una vita che valga la pena di essere vissuta.
Non so, ripeto, perché è morta. So che attorno al 1996, al tempo del loro terzo album, Dolores aveva avuto problemi, problemi di anoressia si disse, ma l'anoressia è l'effetto e non la causa. Problemi di depressione, più probabilmente. Quindi il tour venne annullato: ma poi lei si riprese, ed anche la musica del gruppo tornò ad essere più solare. Dopo un periodo in cui provò la carriera solista i Cranberries si riformarono. Il disco era buono, ma i vecchi tempi erano andati.
I Cranberries li ho visti 3 volte, ed una volta lei da sola. Le prime due volte nel 2002. Vennero due volte a Milano, ed in entrambi i casi realizzando sold out. La rividi nel 2007, nel tour da sola, e mi parve diventata un po' fredda. L'ultimo concerto devo ammettere che fu un po' deludente. Un'oretta e mezza scarsa, e poi via senza quasi salutare.
Ma queste sono piccole cose nei confronti di tutto quello che questa band e questa piccola, ragazza, poi diventata donna e madre, ci ha dati. Quella voce potente e nostalgica al tempo che ti trasportava via in un'altro mondo, lontana dalle guerre e dalle miserie del mondo, in un mondo di dolcezza e poesia.
Perchè tu Dolores, puoi essere morta, ma la tua voce e la tua musica, vivranno.
Per sempre.
giovedì 7 dicembre 2017
Paramore - Ignorance live
Quello che è indiscutibile è la capacità della band statunitense di proporre spettacoli live, effervescenti e grintose. Ed il carisma della cantante Haley Williams appare ormai consolidato e al di sopra di qualsiasi ragionevole dubbio, come mostra questo brano Live ormai storico.
martedì 12 luglio 2016
Sum 41 - Fake My Own Death (Official Music Video)
IL gruppo Punk-pop dei SUM41 tornano dopo l'eccellente Screaming Bloody Murder con un brano un po' più vicino alle loro sonorità ipiù tipiche.
Niente di eccezionale ma comunque un pezzo che ti fa schizzare in aria e dimenticare per 3 fottuti minuti la merda che ci circonda. Non so perché sto scrivendo in questo modo, forse è l'effetto Sum41...
Video decisamente delirante, e forse ancheun po' di cattivo gusto. MI piace .....
Niente di eccezionale ma comunque un pezzo che ti fa schizzare in aria e dimenticare per 3 fottuti minuti la merda che ci circonda. Non so perché sto scrivendo in questo modo, forse è l'effetto Sum41...
Video decisamente delirante, e forse ancheun po' di cattivo gusto. MI piace .....
venerdì 3 giugno 2016
Recensioni: Tonight Alive - Limitless
Ho sempre
apprezzato il sound dei Tonight Alive, energetico ma tutt'altro che grossolano. I
singoli estratti e le anticipazioni fatte uscire prima della
pubblicazione del cd facevano presagire un cambio di rotta verso una musica
decisamente più "pop" e "commerciale".
Per questa ragione mi ero avvicinato a questo disco con un certo timore.
Per questa ragione mi ero avvicinato a questo disco con un certo timore.
E' successo spesso che, gruppi che erano partiti con il piede giusto, dopo i primi dischi si siano arenati sul piano creativo, spesso facendo scelte dettate in maggior misura da esigenze di carattere economico che non artistico. Fa parte del gioco ed è ipocrita scandalizzarsi, quanto è inutile negarlo.
Temevo quindi che, anche per i Tonight Alive fosse arrivato il momento di pagare dazio al Mercato, idolo a cui tutti devono, presto o tardi, inginocchiarsi
Invece l'ascolto per
intero del disco mi ha rassicurato: la prima parte del disco è infatti
più pop, ma si ascolta con piacere. To be free è un potente inno electro.rock, Human INteraction sale mano mano facendosi interessante, Drive è un pezzo di puro pop, intrattenente ed orecchiabile. Dopo How does it Feel, pezzo di rara
potenza ma anche tecnicamente molto valido, si ritorna in atmosfere più
consone a quelle dei dischi precedenti, in particolare a The Other
Side, le atmosfere si fanno più rock, sebben ci sia spazio ancora per pezzi più calmi, Così se I Defy e Everywhere sono in puro stile Tonight Alivve, Waves e Power of one sono più calme, e l' acustico di We are è il giusto coronamento del percorso.
I testi sono molto spirituali, forse un po' troppo per i meiei gusti, e tendo anche qui a preferire la rabbia genuina che traspare da pezzi come How does it feel, ma questa è un'opinione molto personale
In definitiva è un disco valido, più vario degli altri due, e pur non essendo a mio modo di vedere bello come The Other Side, ne rappresenta il completamento necessario. resta da capire quale la direzione che i 5 ragazzi australiani vorranno intraprendere nel futuro. Ma per il momento possiamo goderci questo Cd
Voto 8,5
I testi sono molto spirituali, forse un po' troppo per i meiei gusti, e tendo anche qui a preferire la rabbia genuina che traspare da pezzi come How does it feel, ma questa è un'opinione molto personale
In definitiva è un disco valido, più vario degli altri due, e pur non essendo a mio modo di vedere bello come The Other Side, ne rappresenta il completamento necessario. resta da capire quale la direzione che i 5 ragazzi australiani vorranno intraprendere nel futuro. Ma per il momento possiamo goderci questo Cd
Voto 8,5
giovedì 25 febbraio 2016
PVRIS - Smoke (Official Music Video)
I PVRIS sono un gruppo dell ascena alternativa, la loro musica è un rock piuttosto raffinato intriso di visionarietà. lirismo e con un tocco di elettronica. Interessante il loro ultimo singolo Smoke che qui propongo
sabato 6 febbraio 2016
Recensione del concerto dei Tonight Alive a MIlano Fabrique
E come al solito sono qui a fare una breve e circoncisa recensione del concerto dei Tonight Alive tenutosi la sera del 5 dicembre a MIlano presso il Fabrique.
Dopo essermi preparato al concerto portandomi dietro la videocamera argutamente nascosta in un marsupio mimetizzato dentro al cappottone (genialata che non mi servirà a molto come vedremo successivamente) me ne parto con la mia potente Citroen C3 verso il locale dove si terrà il concerto ovvero il Fabrique di via Fantoli. Vi ero già stato in occasione del concerto degli Halestorm a marzo, curiosamente avevo visto in precedenza gli halestom ai magazzini generali, ed anche i TA li aveo visti ai magazzini generali. Anyway arrivo abbastanz acomodamente al luogo,(via tangenziale 15 minuti circa) trovo anche il parcheggio ad una sessantina di metri dal Fabrique. I cancelli sono già aperti e non c'è la ressa che magari pensavo. Dentro un centinaio scarso di persone già assiepate sotto al palco. Sono deluso dalle poche persone anche se considero che per una volta il concerto me lo posso vedere bene. Mi siedo ed aspetto. UN gruppetto suona come d'abitudine prima del main act e non sono nemmeno male, una sorta di alternative rock tinto di hard e psichedelia.
Alle 21.15 salgono sul palco i Tonight Alive sulle note di To be free. PArto con la mia videocamera, ma uno della security mi blocca dopo meno di 2 minuti dicendo "non si può riprendere con la videocamera". Ah ecco con la videocamera no, ma con i telefonini che hanno ormai una qualità superiore e spazio quasi pari sì? E poi mica volevo fare un DVD era per "uso personale".
Colpa mia che avrei dovuto piazzarmi nella piccola folla (alla fine circa 250 persone). Vado quindi più avanti e po icambierò posto mettendomi più centrale. I Tonight ALive, nonostante il pubblico non da grande occasione (ma comunquee reattivo) ci danno dentro sopratutto Jenna pare veramente un "animale da palcoscenico" notevole, Canta benissimo, facendo bene anche gli acuti e muovendosi in modo alle volte militaresco, ma anche sensuale (ed i suoi capelli biondo naturale sono decisamente meglio delle varie tinture verde-nero.blu rosa...).
Dopo to be Free, che dal vivo pare veramente potente e maestosa i lgrupo poresegue con The Fire e The Ocean. Poi Hell and Back, Waht are you scared for ed una sentita versione di Amelia. Come capirete il fulcro del concerto appare da subito essere il precedente The Other Side, il che da un lato non stupisce, visto che è un disco che il gruppo (e Jenna in particolare) sentono molto, però il tour si iNtiola Limitless e le aspettative sono per pezzi nuovi. Al posto di questi vi è un momento acustico composto da The Other Side e Complexes (non sono sicuro che fosse questa la canzone, mea culpa) Posate le chitarre acustiche ecco ritornare con l'elettricità e via via i vecchi successi, l'attesa The Edge, in cui il pubblico sembra impazzire, e anche i nuovi singoli Human Interraction e Drive, che dal vivo risultano più convincenti.. Dopo un'ora il gruppo saluta ma si capisce che è una finta, difatti nel giro di un minuto rientrano ed ecco How does it feel, già diventato un inno e Lonely Girl.
Concerto bello, però con due difetti a mio avviso, aver presentato delle nuove canzoni solo quelle già note, per cui non riesco a vedere quale maggiore pubblicità porti al prossimo disco in uscit ail 5 marzo (a meno che dopo l'usicta dle disco non aggiungeranno i pezzi inediti...) ed una durata del concerto non proprio mitica, insomma con 3 Cd all'attivo mi sarei aspettato una ventina di minuti in più almeno...anche se questa è una tendenza che vedo sempre di più frequentemente (e vabbè il prezzo del biglietto non era certo caro rispetto ad altri concerti anzi...)
Sull'altro lato i Tonight Alive sono veramente un gruppo molto compatto dal vivo, suonano conu na sicurezza enorme. i brani sono tutti buoni e, come detto, Jenna è una front woman coi fiocchi.
ed ecco il pezzettino di video che ho girato, ovviamente ce ne sono di migliori in giro, ma visto che è l'unica cosa che mi hanno permesso di riprendere, almeno che serva a qualcosa
Dopo essermi preparato al concerto portandomi dietro la videocamera argutamente nascosta in un marsupio mimetizzato dentro al cappottone (genialata che non mi servirà a molto come vedremo successivamente) me ne parto con la mia potente Citroen C3 verso il locale dove si terrà il concerto ovvero il Fabrique di via Fantoli. Vi ero già stato in occasione del concerto degli Halestorm a marzo, curiosamente avevo visto in precedenza gli halestom ai magazzini generali, ed anche i TA li aveo visti ai magazzini generali. Anyway arrivo abbastanz acomodamente al luogo,(via tangenziale 15 minuti circa) trovo anche il parcheggio ad una sessantina di metri dal Fabrique. I cancelli sono già aperti e non c'è la ressa che magari pensavo. Dentro un centinaio scarso di persone già assiepate sotto al palco. Sono deluso dalle poche persone anche se considero che per una volta il concerto me lo posso vedere bene. Mi siedo ed aspetto. UN gruppetto suona come d'abitudine prima del main act e non sono nemmeno male, una sorta di alternative rock tinto di hard e psichedelia.
Alle 21.15 salgono sul palco i Tonight Alive sulle note di To be free. PArto con la mia videocamera, ma uno della security mi blocca dopo meno di 2 minuti dicendo "non si può riprendere con la videocamera". Ah ecco con la videocamera no, ma con i telefonini che hanno ormai una qualità superiore e spazio quasi pari sì? E poi mica volevo fare un DVD era per "uso personale".
Colpa mia che avrei dovuto piazzarmi nella piccola folla (alla fine circa 250 persone). Vado quindi più avanti e po icambierò posto mettendomi più centrale. I Tonight ALive, nonostante il pubblico non da grande occasione (ma comunquee reattivo) ci danno dentro sopratutto Jenna pare veramente un "animale da palcoscenico" notevole, Canta benissimo, facendo bene anche gli acuti e muovendosi in modo alle volte militaresco, ma anche sensuale (ed i suoi capelli biondo naturale sono decisamente meglio delle varie tinture verde-nero.blu rosa...).
Dopo to be Free, che dal vivo pare veramente potente e maestosa i lgrupo poresegue con The Fire e The Ocean. Poi Hell and Back, Waht are you scared for ed una sentita versione di Amelia. Come capirete il fulcro del concerto appare da subito essere il precedente The Other Side, il che da un lato non stupisce, visto che è un disco che il gruppo (e Jenna in particolare) sentono molto, però il tour si iNtiola Limitless e le aspettative sono per pezzi nuovi. Al posto di questi vi è un momento acustico composto da The Other Side e Complexes (non sono sicuro che fosse questa la canzone, mea culpa) Posate le chitarre acustiche ecco ritornare con l'elettricità e via via i vecchi successi, l'attesa The Edge, in cui il pubblico sembra impazzire, e anche i nuovi singoli Human Interraction e Drive, che dal vivo risultano più convincenti.. Dopo un'ora il gruppo saluta ma si capisce che è una finta, difatti nel giro di un minuto rientrano ed ecco How does it feel, già diventato un inno e Lonely Girl.
Concerto bello, però con due difetti a mio avviso, aver presentato delle nuove canzoni solo quelle già note, per cui non riesco a vedere quale maggiore pubblicità porti al prossimo disco in uscit ail 5 marzo (a meno che dopo l'usicta dle disco non aggiungeranno i pezzi inediti...) ed una durata del concerto non proprio mitica, insomma con 3 Cd all'attivo mi sarei aspettato una ventina di minuti in più almeno...anche se questa è una tendenza che vedo sempre di più frequentemente (e vabbè il prezzo del biglietto non era certo caro rispetto ad altri concerti anzi...)
Sull'altro lato i Tonight Alive sono veramente un gruppo molto compatto dal vivo, suonano conu na sicurezza enorme. i brani sono tutti buoni e, come detto, Jenna è una front woman coi fiocchi.
ed ecco il pezzettino di video che ho girato, ovviamente ce ne sono di migliori in giro, ma visto che è l'unica cosa che mi hanno permesso di riprendere, almeno che serva a qualcosa
giovedì 31 dicembre 2015
Tonight Alive - Drive (Acoustic - Live) [NEW SINGLE 10-12-2015]
I Tonight Alive si stanno preparando ad un ritorno in grande stile (ma perché... se ne erano andati?)
I primi due pezzi del loro nuovo lavoro non mi hanno convinto molto, molto più convincente questo brano ch ericorda un poco forse i Cranberries, e che ti entra in testa in modo catastrofico dopo un paio di ascolti...
I primi due pezzi del loro nuovo lavoro non mi hanno convinto molto, molto più convincente questo brano ch ericorda un poco forse i Cranberries, e che ti entra in testa in modo catastrofico dopo un paio di ascolti...
domenica 26 luglio 2015
Anxiety by TAT
Nuovo singolo dei Tat, era da 7 anni che si aspettava qualcosa di nuovo da loro, e..questo pezzo è...come dire...wow! ecco.. wow,! Questo pezzo è meraviglioso, diverso dai vecchi ma nella stessa linea, grande ritornello, fantastico...
giovedì 5 marzo 2015
Apocalyptic -il nuovo video degli Halestorm
E' stato pubblicato (o rilasciato, come dicono iggiovani nella loro neolingua) il nuovo video degli Halestorm, che, come da tradizione, anticipa il nuovo disco intitolato Into the Wild life in uscita il 10 aprile in Europa, il 13 in Uk il 14 aprile nel nordamerica ed il 15 in Giappone.
Il pezzo appare un buon brano debitamente vivace, la band ha fatto meglio, ma si lascia sentire con piacere.
lunedì 2 marzo 2015
The Subways Live in Milano La Salumeria Della Musica 28 febbraio 2015
...e finalmente il nostro eroe vide dal vivo i fottutamente mitici The Subways. Il concerto precedente me l'ero perso a causa dei postumi di una broncopolmonite, quisquilie....
Il concerto è stato spostato da Assago (non il pala ma un locale nelle adiacenze) alla Salumeria della Musica, luogo in cui mi ero recato già un paio di volte per altri concerti (Patrizia Laquidara e Brooke Fraser ) . Tutto sommato forse è stato meglio così- Entro quindi alla e 20,40 (l'orario del concerto è fissato alle 20,30 ma so bene che i Subways saliranno sul palco almeno un'ora dopo. Prendo una birra, purtroppo in un bicchiere di plastica, a temperatura troppo bassa e troppa, ma va bene..., mi scolo la birra mentre un gruppo italiano suona, nemmeno tanto male, diciamo che sono dignitosi. Poi sale su un gruppo di cui non consoco il nome, ma credo siano la spalla ufficiale dei The Subways. Si tratta di due tipi zazzeruti (basso e chitarra) ed una tipa bionda, assai svestita e anche assai scema (oppure ubiraca) i tre intrattengono il pubblico (che inizia a farsi numeroso, nell'ordine di un paio di centinaia di persone) più grazie alle grazie (pardon por le jeu de paroles) della biondina svestita (che suona abbastanza bene la batteria ed urla nel microfono ) che grazie alla qualità musicale. Dopo mezz'ora abbondante pensano bene di levarsi dalle palle ma ci vuole ancor aun poco perché i tre Subways appaiano. Alle 22,1 5 circa finalemnte fanno il loro ingresso, salutati dal pubblico calorosamente. In realtàsono in due perché Josh (il batterista) è assente, ma comunque ben sostituito.
SI parte a spron battuto con We Don't need money per poi passare ad una nutrita carrellata di canzoni tratte dall'ultimo (ed ottimo) cd tra cui Taking all the blame e My Heart is pumping to a brand new beat , per poi arrivare alle storiche Rock&Roll Queen e Yeah Yeah. I tre o meglio due tengono il palco splendidamente, trascinando anche i più riottosi in un vortice di divertimento e rock'n'roll puro, come deve essere, senza fronzoli e senza insensati e noiosi intellettualismi. Molto simpatico sopratutto il cantante e chitarrista Billy Lunn, bravissimo sia a suonare che a cantare, ma sopratutto simpaticissimo, parla inglese lentamente, facendosi capire e facendo ridere il pubblico. Grande quando si butta nel pubblico durante "it's a Party" seguito poi dai tre del gruppo precedente, ma ancora più grande quando dichiara "adesso sarebbe il momento in cui noi lasciamo giù gli strumenti, andiamo via un attimo, voi chiedete One more songs one more songs e noi rientriamo. Niente di questa bullshit, rimaniamo e suoniamo" finalmente qualcuno che la fa finita con la menata dei bis già previsti prima ancora che qualcuno li richieda. Insomma per farla breve è stato veramente uno dei concerti più divertenti che abbia mai visto, e di concerti ne ho visti veramente tanti...
mercoledì 11 febbraio 2015
The Subways, il nuovo singolo
Questo è Taking all the blame, il nuovo singolo dei The Subways, una delle migliori band alternative rock inglesi degli ultimi anni. Veloce, con un riff di chitarra irresistibile e catchy quanto basta. Il singolo anticipa, seppure di poco, il nuovo album, di cui si parla molto bene. Vedremo ma se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse ci sono!
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