lunedì 2 marzo 2015

The Subways Live in Milano La Salumeria Della Musica 28 febbraio 2015






...e finalmente il nostro eroe vide dal vivo i fottutamente mitici The Subways. Il concerto precedente me l'ero perso a causa dei postumi di una broncopolmonite, quisquilie....
Il concerto è stato spostato da Assago (non il pala ma un locale nelle adiacenze) alla Salumeria della Musica, luogo in cui mi ero recato già un paio di volte per altri concerti (Patrizia Laquidara e Brooke Fraser ) . Tutto sommato forse è stato meglio così- Entro quindi alla e 20,40 (l'orario del concerto è fissato alle 20,30 ma so bene che i Subways saliranno sul palco almeno un'ora dopo. Prendo una birra, purtroppo in un bicchiere di plastica, a temperatura troppo bassa e troppa, ma va bene..., mi scolo  la birra mentre un gruppo italiano suona, nemmeno tanto male, diciamo che sono dignitosi. Poi sale su un gruppo di cui non consoco il nome, ma credo siano la spalla ufficiale dei The Subways. Si tratta di due tipi zazzeruti (basso e chitarra) ed una tipa bionda, assai svestita e anche assai scema (oppure ubiraca) i tre intrattengono il pubblico (che inizia a farsi numeroso, nell'ordine di un paio di centinaia di persone) più grazie alle grazie (pardon por le jeu de paroles) della biondina svestita (che suona abbastanza bene la batteria ed urla nel microfono ) che grazie alla qualità musicale. Dopo mezz'ora abbondante pensano bene di levarsi dalle palle ma ci vuole ancor aun poco perché i tre Subways appaiano. Alle 22,1 5 circa finalemnte fanno il loro ingresso, salutati dal pubblico calorosamente. In realtàsono in due perché Josh (il batterista) è assente, ma comunque ben sostituito.
SI parte a spron battuto con We Don't need money per poi passare ad una nutrita carrellata di canzoni tratte dall'ultimo (ed ottimo) cd tra cui Taking all the blame e My Heart is pumping to a brand new beat , per poi arrivare alle storiche Rock&Roll Queen e Yeah Yeah. I tre o meglio due tengono il palco splendidamente, trascinando anche i più riottosi in un vortice di divertimento e rock'n'roll puro, come deve essere, senza fronzoli e senza insensati e noiosi intellettualismi.  Molto simpatico sopratutto il cantante e chitarrista Billy Lunn, bravissimo sia a suonare che a cantare, ma sopratutto simpaticissimo, parla inglese lentamente, facendosi capire e facendo ridere il pubblico. Grande quando si butta nel pubblico durante "it's a Party" seguito poi dai tre del gruppo precedente, ma ancora più grande quando dichiara "adesso sarebbe il momento in cui noi lasciamo giù gli strumenti, andiamo via un attimo, voi chiedete One more songs one more songs e noi rientriamo. Niente di questa bullshit, rimaniamo e suoniamo" finalmente qualcuno che la fa finita con la menata dei bis già previsti prima ancora che qualcuno li richieda. Insomma per farla breve è stato veramente uno dei concerti più divertenti che abbia mai visto, e di concerti ne ho visti veramente tanti...


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