domenica 9 novembre 2008

Sui parametri estetici nel mondo del Pop-Rock

Perché diciamo che un dato brano musicale è bello, o di qualità? quali sono i parametri estetici o qualitativi che ci spingono ad affermare un dato giudizio su questo o quell'altro brano o artista.
Spesso questi parametri sono misteriosi, o sono dati dal "sentito dire". Molte persone tendono a fidarsi del parere dei cosidetti esperti, oppure ad affidarsi a quello che va per la maggiore, ovvero il gusto comune, rinunciando a trovare una propria via, un proprio gusto estetico, e a svilupparlo.
Secondo me non c'è invece niente di più bello dello sviluppare una propria idea, un proprio gusto.
MI sono chiesto spesso cosa è che mi piaceva.
Stante il fatto che tutti siamo più o meno influenzati da amici, conoscenze e mass-media, che molte scelte sono casuali, e che quindi non esiste nulla di oggettivo (non stiamo parlando di scienza!)alcuni parametri possono essere trovati.
Generalmente considero come riuscite le canzoni orecchiabili, fatte in modo semplice, seppure non semplificato o semplicistico, con quella giusta dose di raffinatezza che va a completare il disegno musicale senza appensantirlo.
L'orecchiabilità di un pezzo non è dato dalla ripetitività del ritornello, o dal fatto che un pezzo ti entra in testa perché te lo mandano 100.000 volte, ma dalla capacità di toccare quelle corde che portano l'ascoltatore ad apprezzare il pezzo pressochè al primo ascolto.
Gli americani hanno un'espressione per designare questo tipo di brani,ovvero "catchy" che significa letteralmente pezzo che ti afferra.
Ad un ascolto più attento si potrà poi decostruire il brano nelle sue varie parti, la strofa, il ritornello, il bridge, e vedere come il pezzo sia costruito.
In particolare l'abilità del compositore risiede nella capacità, oltre che di fare qualcosa di orecchiabile, di costruire il brano in modo da portarlo lentamente (o velocemente, casomai) al suo climax espressivo.
Ci sono pezzi che basano il proprio fascino sull'attacco, magari un riff di chitarra particolarmente riuscito, altri che invece lavorano più di fino costruendo man mano l'atmosfera.
Altri ancora si basano sulla capacità di cambiare ritmo o avere variazioni armoniche. Tutti questi sono metodi per arrivare al cosidetto climax espressivo, ovvero quel momento in cui la canzone esprime pienamente le sue potenzialità.
Ovviamente poi altri parametri possono essere dati dalla originalità della musica, dalla interpretazione canora o strumentale, da sottigiliezze come l'uso di certi arrangiamenti piuttosto che altri, da piccoli dettagli che possono sfuggire agli ascolti frettolosi fatti con l'Ipod mentre si è sul metrò, che è la ragione per la quale io preferisco di gran lunga l'ascolto casalingo con cuffia.
Poi il gusto personale è sempre quello che fa inevitabilmente da guida, però è vero che il gusto può anche essere compensato da considerazioni più oggettive, da parametri che, grosso modo, diano una base a questo, o viceversa lo temperino.

Nessun commento: