lunedì 14 ottobre 2013

Recensioni: Sheryl Crow : Feels Like Home

-->
Ottavo disco in studio della bella Sheryl. e ancora una volta la cantautrice del Missouri non delude.
Il disco ha un certo sapore country, ma è anche sorretto da una robusta vena rock che lo porta ad assomigliare ai primi lavori, e questo è certamente un bene. Sheryl Crow è invecchiata, come tutti,ma è invecchiata bene, sia dal punto di vista della musica che dei testi. Se la musica varia da ballate lievemente country (Give it to me, Waterproof Mascara) a pezzi più rock (Shotgun, Call me when I’m Lonely) o a canzoni come Easy che richiamano lo stile rock/country dei primi dischi, i testi affrontanto temi personali ma con un occhio, spesso ironico e disincantato, sul reale. Così in Crazy Ain’t original Sheryl prende atto che ogni forma di trasgressione è stata fagocitata in un conformismo che la rende banale e patetica “Entrare ed uscire dalla riabilitazione non è la vergogna che era un tempo…e tutte quelle nonne con le loro plastiche cosmetiche che fanno il loro meglio per far sembrare che stiano ancora al liceo…tutte le cose che puoi pensare sono già state fatte prima, la pazzia non è più originale”. Oppure in Nobody’s business, in cui rivendica il diritto alla privacy in tempi di gossip e social network, o ancora in Best of times, dove sbeffeggia la globalizzazione ed il cosmopolitismo forzato e limitato alle sole merci.
Ci sono anche dei piccoli ritratti di persone, come in Home coming Queen dedicata ad una ex reginetta di bellezza e al passare ineluttabile del tempo. Mentre Home Sick e Stay at home mother sono due dolci e toccanti ballate che chiudono degnamente un ottimo disco
Voto 8,5

Nessun commento: