The Strange Case of è il secondo disco della band di
Philadelphia, ed offre un buon campionario di canzoni di genere metal/rock.
Niente di eccezionale o straordinario, è un tipo di musica che ormai è definito
da decenni, e di sicuro i quattro ragazzi non inventano chissà cosa, però
offrono canzoni molto orecchiabili, fresche, anche per chi, come il sottoscritto
, non stravede per il genere, merito di una buona preparazione musicale e della
voce della cantante Lizzy Hale, incisiva quanto basta.
Nel disco sono contenuti pezzi veloci ed aggressivi come
Love bites, I miss the misery o Freak like me, inframezzati a pezzi più
melodici come beautiful with you o In your room, c’è spazio anche per una
ballata di piano (break in) e nell’insieme il tutto tiene, con pochi scompensi
fino al gran finale con l’inno un po’ autocelebrativo di Here’s to us. Forse
sarebbe stato meglio alternare un po’ di più i pezzi tirati con quelli più
melodici, ma questa è una critica alla scaletta del disco più che al livello
della musica.
In definitiva un buonissimo disco per gli amanti del rock più ruvido e sincero.
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