domenica 20 luglio 2008

Juliette and the Licks: Purgatory Blues



Generalmente penso che i cantanti (o le cantanti ) debbano fare i cantanti, e non cercare di fare gli attori (attrici). E viceserva.
MI ricordo i tentativi penosi di Sting di cercare di fare l'attore. Un pochino (ma proprio solo un pochino) più convincente Madonna.
Per non parlare di Roger Daltrey, cantante simbolo degli Who che partecipò addirittura ad una versione cinematografica di "Vampirella" fumetto cult degli anni 70.
Il film era molto più scult che non cult, però.
Dall'altra parte ci sono stati innumerevoli tentativi, tutti abbastanza disastrosi.
Buon ultima Scarlett Joahnsson, il cui flop non mi commuove nemmeno un poco.
L'unica a salvarsi è stata Jennifer Lopez, che sicuramente ha avuto un buon successo come cantante.
Però come attrice era (ed è) molto meglio. Mi chiedo: perché rinunciare ad una carriera che poteva essere veramente grande come attrice per averne una così così come cantante?
Però alle volte qualcuno mi fa cambiare idea.
E' il caso di Juliette Lewis, che prometteva molto come attrice, però alla fine non ha combinato molto.
Si è così data al Rock, con la formazione dei Licks.
Quello che sembrava un passatempo è diventato una professione.
E bisogna dire che Juliette ci sa veramente fare; il suo( e dei Licks) Four on the Floor è veramente un buon disco, un rock grintoso ed un po' volgare, sporcato di blues , sigarette e wishky.
E se non ci credete beccateve questa purgatory blues, e buon pro vi faccia.

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