domenica 21 luglio 2024

Concerti LIve- I-Days 9 Luglio 2024- SImple Plan- Avril Lavigne- SUM41

 La presenza del vostro umile servitore ai concerti LIve negli ultimi anni è sempre più scarsa. Naturalmente la pandemenz... ehm pandemia, con tutte le sue implicazioni ha giocato un ruolo fondamentale, ma  quando sono tornati i concerti Live ho iniziato ad avere dei problemi economici che prima non avevo, non in questa misura, cosa che mi accomuna a molte altre persone in questi tempi bui. Ma i politici han ben altro a cui pensare, come cantava il Maestro Guccini negli anni 70. Ma questa è un'altra storia... 

Ho saputo di questo concerto con i soliti mesi di anticipo, all'improvviso, e, vista anche la data, che corrisponde a quella del mio compleanno, decisi di rompere il salvadanaio e buttare via qualche soldo per regalarmi un compleanno rock'n'roll, alla faccia delle Taylor Swift, dei politici e di tutti quelli che ci vogliono del male.

In effetti avere nelle stessa serata la dolce Avril, i tosti SUM41 con l'antipasto dei simpatici Simple Plan al modico prezzo di un cinquantone + la solita prevendita mi è parso un bel bargain.

Ho atteso tutto il tempo necessario, mi sono preparato al concerto riascoltando i classici e non solo, e ho pregato perché il tempo fosse clemente, senza ondate di caldo asfissiante ma soprattutto senza temporaloni. E così il 9 luglio è arrivato, sono uscito dal lavoro decisamente presto, avendo letto che l'inizio del concerto era alle 17 (notizia poi rivelatasi falsa). Insomma esco dal lavoro e mi avvio a piedi verso la fermata M1 di Gorla. E' nuvoloso ed afoso, mi sono portato acqua e succhi di frutta ma capisco che il bere sarà un problema. Prendo il metro e scendo a Lotto confidando che ci sarà almeno qualcuno da seguire per arrivare al luogo del concerto, l'Ippodromo, diventato da qualche anno la sede di concerti di ottimo livello e luogo deputato agli I-Days di quest'anno. C'è una bella fila che devo risalire. Ad un certo punto faccio la genialata e mi inserisco con aria indifferente un po' prima di quanto avrei dovuto fare. Non si può insegnare un nuovo motivo al vecchio maestro e nessuno mi dice un ca...

Faccio comunque la mia lunga fila, mentre bevo l'acqua dalla bottiglietta con il tappo che non si può più togliere secondo gli eurocrati per salvare l'ambiente ( e figuriamoci se non era per questo nobile motivo, mica perché hanno deciso di schiavizzarci ed imporci regole insensate che farebbero l'invidia del buon Kafka, sia gloria all'anima sua) e che invece gli addetti alla sicurezza mi faranno togliere perché poi le regole di merda sono a loro volta bypassate da altre regole di merda, tanto per ricordarci che siamo in un mondo fatto di inutili e assurde regole di merda. Ad ogni buon conto sono passate da poco le 17 ed entro nello spazio ove si terrà l'agognato concerto. E' uno spazio decisamente ampio che può contenere fra le 20.000 e le 25.000 persone, e ritengo che alla fine sarà più o meno quella la cifra degli spettatori.

Individuo subito la zona del Privè, insomma dei gabbiotti chimici, detti anche cessi, e noto con piacere che ci sono stand per mangiare e bere, cosa fondamentale vista la calura, non eccessiva ma è praticamente il primo giorno di vera estate dopo la prolungata primavera padana e non si è abituati. Per fortuna ora c'è il sole con qualche refolo di vento.  Penso che la prima cosa è procurarmi dell'acqua fresca e di mangiare prima che inizi il concerto, mentre i dee jay di Virgin Radio intrattengono e aizzano il popolo già numeroso che staziona davanti al palco. Per acquistare dentro allo spazio deli I-days bisogna procurarsi dei token, in sostanza dare dei soldini veri per prendere questi buoni di acquisto, il che a me pare una bella furbata per obbligare la gente a comprare dentro il più possibile, visto che fuori il Token non vale niente e non è rimborsabile. E vabbé. mi piglio i miei Token e mi prendo un paninazzo allo stand IL toscano, che fa degli ottimi panini di Pulled Pork, che è una americanata ma almeno di buon gusto. Poi finalmente verso le 18 salgono sul palco i Smple Plan, di cui serbo un ricordo dei bei tempi degli anni 2000, quando MTV faceva musica e non porcherie e il Pop-Punk impazzava. E i Simple Plan sono esattamente come me li ricordavo, dei canadesi simpatici e cazzoni che intrattengono i pubblico con canzoni dirette, divertenti, forse un po' banali ma anche molto orecchiabili.

Durante il concerto dei SP ne approfitto per farmi la mia sosta ai cessi e quindi cerco di avvicinarmi il più possibile al palco. L'attesa per Avril, che si esibisce come seconda entry, mi pare infinita; i Simple PLan hanno finito alle 19.00 circa e siamo ormai alle 20.00 e non succede ancora nulla: ma poi inizia una sorta di rumore che annuncia l'arrivo della principessa e della sua Band, I ragazzi incominciano a pestare sugli strumenti e arriva Avril, e finalmente 20.000 persone si trovano a urlare "hey hey you I wanna be your girlfriend" come se non ci fosse un domani. Avril è vestita di nero verde, con un completo molto corto che lascia scoperte generosamente le gambe, a loro volta con tanto di calze e giarrettiere ed enormi stivaloni nero/verdi. La scaletta è quella già nota del Greatest Hits Tour, scorciata di qualche pezzo, curiosamente propri di Smile, cosa strana vista che il Look di Avril è proprio caratterizzato dal nero verde di quel video. Avril appare in ottima forma, a mio avviso la sua voce risulta nettamente migliore che nell'ultimo tour, sarà che il Datch Forum ha una pessima acustica. Non si muove un granché sul palco ed è un po' ingrassata, certo rispetto al 2011 dove era praticamente pelle ed ossa, ma ha anche quasi 40 anni e, visti certi personaggi nel pubblico, direi che è in più che discreta forma. Quindi scorrono tutte (o quasi) le Hit che conosciamo: complicated, Here to never growin up, he wasn't ,una bellissima versione di Losing Grip, la sempiterna Sk8er boi fino al finale con la solita (e sempre stupenda ) I'm with you. C'è da dire che Avril chiude il concerto così così, un po' freddamente (anche se era stata carina come al solito fino ad allora) senza concedersi e concedere alla Band un ultimo applauso.

I commenti sono favorevoli sento dire " bravissima" a più di uno, e personalmente sono molto soddisfatto del concerto, anche se avrei voluto avere qualche canzone in più e la mancanza di un classico come Nobody's Home mi appare inspegabile

E ora tocca ai SUM41, che arrivano quando ormai sono le 21.40 passate. Preceduto dalle note di TNT degli Ac/Dc il  concerto ha  inizio, Derrick èun vero maestro nell'intrattenere e galvanizzare il pubblico e la band ci sa fare parecchio. Da Hell Song a Underclass Hero, a We're all to blame a Walking Disaster tutti i classici della Band vengono suonati come se fosse la prima volta, c'è tempo anche per classici rock come Smoke on the water e Seven Nation Army (chissà se i SUM sanno che questa canzone è diventata dal 2006 un coro da stadio, prima fra i tifosi della ROma, poi queli dell'Italia e adesso in tutta Europa...)

Sul finale Derryck ringrazia come suo solito tutto il mondo ( Thank you tnak yoy thank you) e si lancia anche in discutibili discorsi lirici "everytime i am in your fucking lovely country" che tradotto letteralmente significa "ogni volta che sono nel vostro fottuto bellissimo paese" che forse non è nemmeno una descrizione sbagliata, ma comunque sp capisce che vuol essere un complimento (accompagnato da altre decine di Fuckin qui, fucking là) In Too Deep, fat Lip e Still Waiting concludono lo Show, ma mentre io e molti altri si sono ormai avviati verso il metrò vi SUM41 decidono di regalare ancora una canzone e si gettano su Summer (scelta azzeccata direi) Mi fermo per qualche secondo ancora ad ascoltarli ormai oltre i cancelli dell'Ippodromo, ma l'ora e tarda e la voglia di tornare in fretta prevale.

Addio Simple Plan, Avril e Sum 41, è stato un bel concerto che ha portato un po' di allegria e voglia di vivere in questi tempi cupi. Grazie per il bel compleanno e per esistere e tenere alta la bandiera del Pop-Punk.




sabato 7 ottobre 2023

Shakira Fuerza REGIDA : video:El Jefe

 Shakira Ha fatto molto parlare di lei in questi ultim imesi, non sempre per motivi strettamente musicali, La sua separazione dak fedifrago Piqué ha tenuto banco anche perchè la cantautrice colombiana ha replicato con una canzone definita Dissing, ovvero di attacco personale. Non p certo l aprima volta che questo capita, e chi segue Shakira sa che nelle sue canzoni ci sono state spesso invettive contro presunti fidanzati e i loro tradimenti: possiamo citare Si te vas, Objection, Don't bother, per dire le più famose. Adsso Shakira ci porponte un duetto con un gruppo messicano dal titolo El Jefe, ovvero il capo, una canzon e dal forte contenuto sociale, e anche dal linguaggio insolitamente colorito per Shakira "ho un capo di merda che non mi paga bene" recita il brano prima di chiamare l'interessato "gran figlio di Puta".

Anche in questa canzon non mancano un paio di frecciate a Pique e anche al suocero, e ci è un adedica ad una governante di casa Shakira brutalmente licenziata dall'ex campione del Barcellona per aver svelato a Shakira il tradimento. " Lili Melgar, questa canzone è per te che non ti hanno pagato la liquidazione" dice esplicetamente Shakira. Insomma una Shakira di lotta e di governo, il cui prossimo disco promette di essere una bomba di suoni, colori, e forse anche di invettive, Vedremo e per ora godiamoci questo simpatico ed orecchiabile brano



venerdì 29 settembre 2023

Video: The Rolling Stones: Angry

 I carissimi e vecchi(ssimi) Rolling, nonostante l'età e gli acciacchi, continuano a rockare e rollare imperterriti. Ed eccoli sfornare un singolo (e relativo video) che ridicolizza larga parte della musica attuale, compresa quella rock. Un riff di chitarra esplosivo e la solita, istrionica ed irresistibile voce di Mick Jagger, Il tutto accompagnato da un video dove si ripercorre velocemente la carriera dei 5 (ormai rimasti in tre, Mick, Keith e Ron) mentre si seguono le mosse di danza di una scatenata Sydney Sweeney, una giovane attrice che è un bel pezzo di melanzana, per dirla con gli ortaggi, a dimostrazione che, oltre che il senso musicale, neppure la vista è calata ai nostri.

Insomma superconsigliato, se nun ve piace siete dei sarchiaponi




giovedì 27 aprile 2023

Concerti Live: Avril Lavigne Mediolanum Forum 24 aprile 2023

 


Questa è la cronaca del concerto più lungo a cui abbia mai partecipato in vita mia- Non fatevi ingannare da quelli che dicono che è durato al massimo un'ora ed un quarto. Non è vero- é un concerto che è durato tre fottuti lunghissimi anni. Se poi parliamo di attesa allora dobbiamo risalire all'11 settembre del 2011, già, perché quello era stato l'ultima volta che avevo visto Avril dal vivo, ed in realtà era l'ultima volta che Avril aveva cantato (e suonato) sul suolo italico. Poi, per varie ragioni, non si era fatta più viva. Nel 2014 era stato annunciato un suo concerto, ma poi la malattia di Lyme che l'aveva colpita aveva portato all'annullamento di questo suo ipotetico concerto. Poi ci sono stati lunghi anni di silenzio, fino all'uscita del singolo Head Above Water e del relativo album. Poi finalmente l'annuncio del Tour Europeo: Avril tornava in Italia, e questa volta per davvero!. L'Evento era stato fissato in un primo momento al Fabrique di Milano per il 16 marzo del 2020. I biglietti però andarono esauriti dopo poche ore, le richieste erano infatti tantissime, Ecco quindi lo spostamento al più capiente, seppure sconosciuto "spazio Lorenzini". Anche qui sold out e nuova data. Tutto inutile però, perché nel febbraio 2020, scoppia la "Pandemia" dovuta ad un virus "di origine sconosciuta" (diciamo così che facciamo prima...) il famoso...insomma quello lì- Ecco che il concerto viene spostato di un anno al 12 marzo 2021. Niente da fare il virus continua la sua mortale corsa...ed ecco che viene spostato al 6 marzo 2022, insieme al suo fratellino di Padova, questa volta in una location più grande ancora, il Mediolanum Forum di Assago.  Ci sono rimborsi, ticket che vegono comprati, persi e recuperati e panico vario, ma nemmeno questa volta è la volta buona, ed ecco così che il concerto slitta ancora all'aprile del 2023.

Era passato così tanto tempo che confesso che mi era quasi passata la voglia, ormai infatti quel concerto sembrava come l'Utopia di Osvaldo Soriano, che più cammini e più si allontana, anche se l'ottimo Love Sux e quelle date che aveva fatto fra Canada e USA la scorsa estate avevano fatto venire un poco di acquolina in bocca. 

La data del concerto si avvicina e l'acquolina in bocca mi torna prepotente, ed ecco il gran giorno. E' ponte del 25 Aprile e ho tutto il tempo per prepararmi, ma ormai mi sono scordato di come si va ad un concerto, ok mi metto la maglietta, ma quale? Ah giusto ho la sua, periodo Under my skin, che mi ha regalato la mia amica Manuela, che ovviamente è stata della partita fin dall'inizio, e ha condiviso con me l'infinita attesa. e poi che faccio, mi porto i panini appresso, li compro là, non mangio stoicamente? alla fine opto per delle (schifose) barrette energetiche, forse più adatte ai miei giri ciclistici. Il super biglietto (un foglio enorme perchè ho preso alla fine il ticket elettronico) è nello zainetto insieme ai pochi alimentati. Passo a prendere Manuela e iniziamo il lungo tragitto metropolitano (inteso nel senso di uunderground come dicono gli anglosassoni). Guardiamo le persone sul vagone per intuire chi potrà essere fra i partecipanti. Comunque alla fine si arriva (alla fine si arriva sempre da qualche parte) e si entra, devo dire con una delle mie genialate, anche se ho seguito solo dei ragazzi che andavano nell'anello C (quello è il posto assegnato, almeno teoricamente) o chiesto pure informazioni, alla fine spunto a metà della fila e ci infiliamo con nonchalance. I fan di Avril sono buoni rispetto ad altri e ci fanno passare senza rompere, facciamo la solita trafila :biglietto, borsa e balle varie, una gentile signorina ci dà un biglietto con scritto Anello A.

Anello A? ma non era il C? Beh, a caval donato non si guarda in bocca e quindi andiamo in questo settore A anche se poi dobbiamo andare dall'altra parte del forum, ci posizioniamo sul lato destro del palco, in basso, circa a metà, insomma una posizione molto migliore del previsto. Meno migliore del previsto gli scalini altissimi che non mi ricordavo, e che lasceranno il ricordo sulle mie povere gambe il mattino dopo.

L'attesa viene resa più leggera dai gruppi di supporto, la giovanissima e pimpante Phem, una sorta di Olivia Rodrigo più ruspante, che devo dire non dispiace affatto, e poi The Girlfriends, un gruppo che mi pare un poco troppo rassomigliante ai Blink 182, ma che diciamo qualche buon brano lo propongono.

Ora è arrivato il turno di Avril, sono ormai le nove ed un quarto le luci sono spente; ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, urlano dall'eccitazione. Ed ecco che sulle note della cover di Bad Reputation compaiono sul gigantesco schermo posto in fondo al palco le immagini di Avril, una specie di riassunto dei suoi video più famosi, cosa che fa crescere ancora di più l'attesa. Ed ecco che il concerto inizia sul serio, Bite me come da aspettativa è il pezzo di apertura. Avril è finalmente lì, vestita con il gonnellino, le calze a rete, gli stivaletti, come molte sue fans, e appare subito molto carica, si muove per il palco non troppo velocemente ma in modo convinto, tira calcetti all'aria,  appoggia un piede  sull'amplificatore da vera rocker. Partono stelle filanti e palloncini colorati di arancio e nero (alla fine potrò colpirne uno che mi era arrivato addosso). Subito dopo è la volta di What the Hell, che viene prima cantata a cappella, e poi attacca la musica. La voce mi appare un po' stanca, un po' faticosa nei toni bassi, anche se "spacca " quando va sui toni alti, a lei da sempre più congeniali. C'é da dire che in alcuni pezzi all'inizio mi pare che il livello del microfono non sia ottimale, in particolare durante When you are gone quando proprio non si sente la sua voce. Non si tratta però, se non in parte, di problemi di voce (anche se un poco di stanchezza dopo 4 concerti praticamente di seguito ci può stare) ma proprio di microfono basso. Il concerto prosegue con Here's to never growing up e Complicated, che mi aspettavo più avanti,  ma va bene. Poi Avril esce per un paio di minuti lasciando spazio alla Band, che sappiamo totalmente rinnovata, e che appare ben rodata e con buoni musicisti. Il gruppo suona una versione strumentale di It was in me, con qualche elemento di Dare to love me, e qui inizia la parte "romantica" del concerto, Ed ecco quindi When You are Gone (con i problemi di microfono di cui sopra) e soprattutto Nobody's home, che credo non facesse più Live proprio dal 2011 (l'aveva proposta già la sera prima a Padova). E poi ecco attaccare, dopo la già nota intro, My Happy Ending, e sembra di essere tornati in piena Under My Skin era.  E poi è  la volta di quella che io ritengo la migliore canzone, o meglio singolo, forse di sempre di Avril ovvero quella I'm a Mess, che non si è filato quasi nessuno, eccetto i fans, ma che è un vero gioiello di scrittura, grazie anche a Yungblud si intende. Durante questo pezzo Avril scende fra il pubblico,(vedi video in alto) e scompare alla vista di noi poveri emarginati che non siamo sotto al palco. E anche qui mi chiedo da quanto tempo non faceva una cosa del genere (chiedo a quelli che la sanno lunga e "Avril non si impegna, è scazzata e su e giù e e sotto e sopra, mi piacerebbe vedere loro, anzi no, non mi piacerebbe affatto...).

Con I' m a Mess finisce la parte romantica ed inizia quella "casinista-rockettara" e quindi arriva la cover di All the Small things dei Blink 182. Devo dire che quando avevo saputo di questa scelta avevo arricciato il naso. Infatti l'unica volta che Avril aveva interpretato questa canzone era stato in un programma francese, mi pare "taratatà" ed era stata di gran lunga la sua peggiore cover, scazzata come poche volte, non le aveva reso un buon servizio. Ma adesso è tutta un'altra cosa: infatti Avril fa entrare sul palco, uno a sinistra e l'altra a destra, il cantante dei Girlfriends e Phem, e sono loro ad iniziare a cantare il brano. Questa cosa mi è piaciuto molto e ho trovato Avril molto carina con loro. A differenza di altri, che tengono lontani i gruppi di supporto, e a volte li bullizzano pure, lei invece si mostra molto disponbile: non solo ha dato loro una grossa opportunità per farsi conoscere, ma ospitandoli sul palco durante il suo concerto gli dà una sorta di "investitura", Si vede anche che con Phem c'è un ottimo rapporto, le due si danno la mano e cantano insieme. Questo è anche il momento del Limoncello, infatti nell'atmosfera caotica che si ha sul palco, ad un certo punto del brano (cantato per lo più dal ragazzo) Avril dice qualcosa di cui non capisco niente tranne la fatidica parola "lemoncellow" ed ecco che le passano una bottiglia del liquore italico e lei lo fa bere praticamente a tutti i componenti della band, poi prende una sorta di lanciafiamme e insieme a Phem spara verso il pubblico, ma per fortuna è solo del fumo, mentre i musicisti corrono sul palco insomma caos totale !

Dopo questo gran casino ci si ricompone un po', Oddio, c'è una lunga intro con Hello Kitty, per fortuna solo suonata, ed in versione più rock e poi si riparte con Avril alla batteria per Love Sux, altro momento divertente assai e ancora GirlfriendLove it when you hate me, e Skater boi, fatte alla grande tutte quante.

Ovviamente c'è la solita pausa di qualche minuto prima dei "bis", di cui fanno parte viceversa le canzoni più intense di Avril, e quindi ecco Head Above Water, con le bellissime immagini girate in Islanda che corrono sullo sfondo, e poi Avalanche, una vera perla dall'ultimo album, anch'essa molto di atmosfera, seppure più rockeggiante, ed infine la stupenda e inimitabile I'm with You, con le immagini del mitico video ed un'ottima esibizione. Ma ormai è finita, Avril ringrazia ancora per l'ennesima volta e sparisce (anche se pare che abbia firmato autografi per i fans che l'hanno aspettata). Il concerto non ha certo deluso, divertente, con quel tanto di spettacolo che ci vuole, con equlibrio fra le vecchie Hit e i nuovi brani e le varie anime della sua musica.

Eppure durante il concerto mi è venuto un pensiero, non ricordo precisamente quando, ma mi sono detto "certo che Avril è veramente sottovalutata." Voglio dire, di concerti ne ho visti più di cento, abbondantemente, di dischi ne ho ascoltati a centinaia, forse a migliaia. Credo di capirne qualcosa, credo. Avril è attiva da venti anni, ha sfornato dischi sempre almeno decorosi, e spesso molto al di sopra della media della musica di quel momento, cambiando genere spesso senza mai "sputtanarsi" per così dire, e variando musica in continuazione. I suoi concerti non durano una eternità, ma sono belli e divertenti, eccellenti esibizioni che fanno divertire e commuovere al tempo gli spettatori. E' da 20 anni e passa che ha un suo seguito che non cresce ma neppure è sparito, sta facendo sold out in tutta europa.  Eppure viene trattata come una roba un poco così, un tempo solo musica per ragazzini, ora che sono passati gli anni per over 35.  Che poi mi pare una notevole minchiata, visto che vale per tutti questa regola .Ma insomma le vogliamo dare credito almeno un poco?

Ma lasciamo stare queste riflessioni per altre volte, noi che abbiamo vissuto questo concerto alla fin fine ce ne possiamo infischiare, di certo faremo fatica a dimenticare quell'ora e mezza di sogno.

sabato 1 aprile 2023

Lone Justice: un gruppo da riscoprire

 I Lone Justice furono una band che ebbe una breve per quanto gloriosa storia. Fondati nel 1982 dal chitarrista  Ryan Hedgecock e dalla cantante e chitarrista Maria McKee incisero due dischi,l'omonimo Lone Justice nel 1985 seguito l'anno successivo da Shelter, per poi sciogliersi nel 1987 dopo svariati cambi di formazione. I dischi ebbero uno scarso successo sfiorando solo la top50 americana, pur avendo svariate ottime critiche. Il gruppo proponeva sostanzialmente un sagace country rock, con influenze rockabilly e punk, e sicuramente aveva il suo  punto di forza nella voce e nella presenza scenica della cantante Maria McKee, che poi intraprenderà una carriera solista più soddisfacente, ma non certo di grande successo. 

Una dimostrazione del talento e della capacità Live di Maria e Co. la si può vedere in questo raro Live di Soap soup and salvation (sapone, zuppa e salvezza) forse il loro pezzo migliore



mercoledì 28 dicembre 2022

Paramore : The news

 I paramore sono particolarmente attivi in questo periodo, ed eccoli a proporci il loro secondo video nel giro di poche settimante: Il pezzo si intitola "The News" un brano dal ritmo sincopato, decisamente più rock del precedente, anche se esce dai canoni del genere per approdare a lidi decisamente meno battuti e oserei dire "sperimentali". UN brano veramente interessante e che ribadisce come i Paramore siano ormai di gran lunga il gruppo più sperimentale sulla scena



domenica 18 dicembre 2022

The Struts - falling with me

 Il gruppo britannico dei The Stuts continuano a proporre il loro rock anni 70 dolcemente influenzato dal Glam rock del periodo. Ed ecco il nuovo singolo, Falling with me. La ricetta è la solita, rok'n roll e coretti glam, ma funzione maledettamente bene. In attesa di rivederli nel nostro paese godiamoci il video.




martedì 22 novembre 2022

novità: Maggie Lindemann- Cages

 Maggie Lindemann è una giovane cantautrice/musicista di 24 anni, autrice di una manciata di singoli, un Ep ed un Cd appena uscito dal titolo Suckerpunch uscito nel settembre di questo 2022. La texana ha fra le sue fonti di ispirazione Avril Lavigne,  Paramore, Evenescence e No doubt, direi decisamente delle buone fonti, e, pur avendo iniziato nel campo Pop, si è velocemente trasferita nel a lei più congeniale cmapo del Pop-punk/Alternative, che sta avendo in questo 2022 una vera rinascita sotto la spinta di artisti come Yungblood, Machine Gun  Kelly e la già citata Avril Lavigne, che hanno ridato vita ad un movimento he sembrava ormai sparito. IN questo singolo Cages, la piccola Maggie picchia duro il giusto, proponendo un mix di momenti punk duri con alcuni sprazzi più melodici, e appunto pop, una miscela molto gradevole e divertente. Certo si vede che è andata a lezione da Avril, fin dallo skater che appare nel video, oltre che i bracciali borchiati, Niente da dire si copia sempre dai migliori (o dalle migliori in questo caso)




mercoledì 5 ottobre 2022

Paramore ; This is why

I Paramore tornano dopo un lungo silenzio, e tornano alla grande. La band americana ha saputo passare, dagli esordi negli anni  zero di questo secolo, dal punk emotivo dei primi dischi a forma sempre più sofisticate, toccando il pop rock e poi il funky. Hanno attraversato litigi e crisi, uscendone rafforzati. 

Questa This is Why è un riuscito ed originale mix di ritmi funky e accelerazioni pop-punk, ritmato e melodico al tempo stesso, che cresce con gli ascolti. Curioso anche il video con un finale con una Hailey Williams conciata come il Joker




domenica 25 settembre 2022

Speciale elezioni- Edoardo Bennato : i buoni e i cattivi

 Edoardo Bennato si è sempre distinto, per l'ironia dei testi ed il disincanto rispetto  a buona parte dei suoi colleghi delgi anni 70. IN "arrivano i buoni" Bennato ironizza sui "buoni" del suo tempo, che poi sono gli stessi dei nostri, una analisi distruttiva del "buonismo" con decenni di anticipo. Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, dittatura e guerra.



giovedì 22 settembre 2022

Speciale elezioni- FrankieHi-NRg. Rap-lamento

 Frankie Hi-Nrg (Francesco ad alta energia)  in questo rap-lamento, anagramma di parlamento, fa un brano non solo divertentissimo e rimato (oltre che ritmato) alla perfezione, ma coglie perfettamente nel segno.

Addirittura profetico quando dice : non prendetemi per pazzo ste compromissioni storiche ma qui nel nostro stato il campionato vien giocato solamente da due squadre con le maglie identiche"

Niente da dire, il profeta Ezechiele  gli fa na pippa, al nostro Frankie

 


mercoledì 21 settembre 2022

Speciale Elezioni: Giorgio Gaber- le elezioni

 Visto che siamo in clima elettorale (??) ecco che è il caso di realizzare uno speciale sulle elezioni, andando a scovare quelle gemme in cui gli artisti, quelli veri, non al guinzaglio del Potere nei suoi vari travestimenti, ne hanno parlato .

E non si può che partire dal grande, geniale Giorgio Gaber, che già in pieni anni 70, non aveva problemi a  sottolineare la ritualità e inutilità di tale ricorrenza, prendendo in giro con la sua classe e ironia.



sabato 20 agosto 2022

Recensioni: Halestorm - Back from the dead


La band rock-metal degli Halestorm tornano con il loro quinto  album, a seguire l'ultimo  intitolato Viciuos. Il titolo dell'album è Back from the Dead, che potremmo tradurre con "ritornando dalla morte", riferimento non troppo velato al lungo periodo pandemico, che ha causato la fine dell'attività Live per sostanzialmente tutti gli artisti, con gravi conseguenze non solo economiche, ma anche psicologiche.

Il gruppo vuole farci sapere che è ancora vivo e vegeto, e pronto a dare battaglia con le sue armi preferite, grinta, velocità e abilità musicali. L'album si apre, e non potrebbe essere diversamente, con la title track back from the dead. L'urlo liberatorio di Lizzy, che appare fin da questa traccia in grande forma, è seguito da un pezzo rock metal nel classico stile del gruppo, in cui parti più dure si alternano  a parti leggermente più melodiche, il testo, come il video, è ispirato al cinema e ai fumetti horror, dove letteralmente i morti tornano a vivere. Il secondo pezzo, wicked ways, ha la stessa struttura, e risulta ancora più tirato "Non chiamarmi angelo, sarò sempre una peccatrice, questo non mi fa cattiva, non sono cattiva, ma ho i mei modi disturbanti" è la dichiarazione di Lizzy. Strange Girl ha una struttura più lenta rispetto ai precedenti pezzi. Brightside è sostenuta da un classico riffettone di chitarra "continuo a guardare al lato illuminato della strada, perché anche quando diventa più scuro, abbiamo tutti bisogno di qualcosa in cui credere"

Il disco prosegue con The Steeple un pezzo che non si differenzia in modo particolare dagli altri. Con Terrible Things le atmosfere cambiano. il brano è infatti totalmente acustico, ed è una amara riflessione sulla natura umana e sulla difficoltà di cambiare, sicuramente uno dei brani più belli dell'album. My redemption non offre particolari spunti di interesse, risultando un brano nella media, Più interessante Bombshell, caratterizzato da un ritmo lento sostenuto dal basso, e da atmosfere solenni. I come First è un altro brano assolutamente potente, che può ricordare brani come Amen.  Psycho Crazy, è un brano, come i due precedenti, in cui il ritmo è meno veloce senza che questo vada a discapito della potenza, che anzi ne esce rafforzata. Raise your Horns conclude l'album, e non poteva che essere una ballata possente e coinvolgente, un poco nella tradizione di Here's to us, ma con la stessa nostalgia di brani come Break in. Sicuramente il pezzo più bello del disco, caratterizzato da una eccellente prestazione vocale di Lizzy Hale.

In sostanza un altro ottimo disco da parte della band americana, non il loro migliore, e forse un poco ripetitivo nella prima parte, ma sicuramente all'altezza della loro fama e un segnale che gli Halestorm sono ben vivi e sempre sul pezzo !